LATINA – Salgono a cinque i decessi in provincia di Latina a causa del Coranavirus. L’ultimo in ordine di tempo ha riguardato Marina Bianchini, la donna di 74 anni di Sperlonga che ha cessato di vivere nel tardo pomeriggio di venerdì presso la terapia intensiva del “Santa Maria Goretti” di Latina. Nello stesso nosocomio del capoluogo pontino martedì pomeriggio aveva cessato di vivere il marito, Umberto Galli, di 83 anni, uno degli storici pionieri del turismo a Sperlonga nel secondo dopo guerra. L’uomo aveva contratto il virus presso un centro di riabilitazione di Cassino dove si trovava da poco di un mese. Successivamente è stata contagiata dal Covid 19 anche la moglie di 74 anni, le cui condizioni si sono aggravate negli ultimi giorni.
La notizia di quest’ultimo decesso ha turbato l’intera comunità di Sperlonga dove la donna ed il marito erano molto conosciuti e stimati per la loro decennale attività nel settore ricettivo. Dopo il decesso di Umberto Galli, fondatore dell’albergo “Grazia” nella parte bassa del borgo saraceno e capostipite di una tradizione alberghiera proseguita dai figli Alfredo, Pino e Renata, è stato molto intenso il messaggio di cordoglio del sindaco di Sperlonga Armando Cusani: “Umberto ha combattuto e aveva cercato di resistere strenuamente a questo terribile morbo. Ricordo con commozione una persona di grande bontà ed equilibrio, tra gli imprenditori sperlongani pionieri, insieme alla consorte Marina, – aveva specificato il primo cittadino di Sperlonga dell’ospitalità turistica. Attività a cui ha dedicato la sua vita con sacrificio e prosperità. Era un uomo pacato e probo che ha sempre dimostrato grande altruismo e attenzione verso gli altri ed in particolare verso i più deboli. La scomparsa di Umberto è ancora più triste poiché la sospensione delle celebrazioni funebri non ci permetterà di tributargli l’ultimo saluto”. E Cusani si era rivolto proprio alla signora Marina, ai figli Alfredo, Pino e Renata, ai fratelli e a tutti i suoi cari per esternargli “la nostra vicinanza e l’abbraccio della comunità cittadina. Umberto – aveva concluso Cusani – rimarrà nei nostri pensieri ma soprattutto nei nostri cuori e che Dio lo abbia in gloria”. Parole belle e nobili che sicuramente ora, più che mai, il sindaco di Sperlonga rinnoverà anche per l’ultimo decesso, il terzo donna, della provincia di Latina.
Tra i dieci nuovi casi di contagio censiti dall’Asl di Latina due riguardano la locale Procura della Repubblica. Si tratta di altrettanti funzionari in servizio presso gli uffici giudiziari di via Ezio. Il nuovo capo della procura Giuseppe De Falco ha informato la Prefettura e l’Asl ha adottato i primi provvedimenti previsti dal protocollo di sicurezza: la mappatura e la quarantena per i dipendenti della Procura in contatto con i due contagiati (facevano la spola con il Tribunale) ed una drastica limitazione dell’attività di tutti gli uffici giudiziari di cui sono stati messi a conoscenza anche il Presidente del Tribunale di piazza Buozzi e i vertici provinciali di Polizia, Carabinieri e Guardia di Finanza.
In attesa di ricevere dal Guardiasigilli Alfonso Bonafede indicazioni sull’applicazione per questa “sensibile” attività professionale del lavoro a domicilio, sono stati adottati altri tipi di provvedimenti operativi: la società proprietaria dell’immobile che ospita la Procura in via Ezio effettuerà tra domenica e lunedì interventi di sanificazione, soprattutto degli edifici “A” e “B” dove prestavano servizio i due contagiati. In sintesi la nota di servizio del procuratore capo De Falco si sintetizza in questo modo: la sospensione sino al 3 aprile della ricezione delle querele, delle denunce e degli esposti non inviati per via telematica. In alternativa i firmatari di questi atti dovranno rivolgersi presso gli uffici territoriali di polizia giudiziaria.
Inoltre sino al 22 marzo è sospesa la consultazione di atti al Trattamento Informatico Atti Processuali, all’ufficio giudizi, presso le segreterie dei pubblici ministeri e presso altri servizi dell’ufficio. “Fanno eccezione – ha concluso De Falco – eventuali richieste di indifferibile urgenza, che devono essere autocertificate e motivate.
Saverio Forte