GAETA – Il sindaco Cosmo Mitrano “chiude” Gaeta. Lo si evince dall’ordinanza numero 66 che il primo cittadino ha firmato martedì con cui dispone, tra le altre cose, il divieto dell’ingresso in città, da nord e da sud , attraverso la strada regionale Flacca, di coloro che non sono residenti. Restano, invece, invariate le disposizioni in uscita dalla città. E’ stato imposto, di fatto, il transito delle persone e dei veicoli a Gaeta ma con le dovute deroghe che, previste dall’ultimo decreto del governo, riguardano i motivi di lavoro, di approvvigionamento dei beni alimentari e di prima necessità e di salute.
L’ordinanza è stringente laddove impone il divieto di circolare con altri mezzi quali biciclette, motorini, scooter e finanche monopattini. Il sindaco di Gaeta Mitrano ha deciso di ricorrere a queste forme di limitazione della mobilità per due ordini di motivo: “L’irresponsabilità e l’incoscienza comportamentale di alcuni cittadini” e la presenza in città di una molteplicità di seconde case che potrebbero essere occupare in questo periodo e dunque rappresentare un veicolo di diffusione del Coronavirus. L’ordinanza numero 66 prevede, dopo una sinergica intesa con la presidente dell’ente Parco Riviera d’Ulisse Carmela Cassetta, il divieto d’accesso nell’area protetta del parco urbano di Monte Orlando. Punti di sorveglianza saranno istituiti dalla Polizia locale, dalle forze dell’ordine, dalla Protezione civile e dalla stessa Capitaneria di porto per vietare l’accesso in tutte le spiagge cittadine dove, unitamente alle stesse strade e all’aria aperta,non sarà possibile praticare l’attività sportiva e motoria se non è autorizzata.
L’ordinanza di Mitrano, poi, ha disposto la chiusura di tutti i parchi, giardini e aree verdi aperti al pubblico, la chiusura al pubblico del cimitero monumentale di via Garibaldi e la sospensione all’interno dei servizi cimiteriali di iniziativa privata. Se Gaeta ha soltanto le spiagge, la vicina Formia ha anche le montagne. E così la Polizia Locale ha dovuto istituire posti di controllo a ridosso della frazione collinare di Maranola per evitare che automobilisti, incuranti delle disposizioni del governo, raggiungessero Monte Redentore ed il versante cittadino del parco regionale dei Monti Aurunci nell’era del Covid 19.
Saverio Forte