Coronavirus, Fondi blindata. Il vicesindaco Maschietto: “Provvedimento duro ma necessario”

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FONDI – Il Comune di Fondi ha cercato finchè ha potuto di impedire che la Regione Lazio emettesse nella tarda serata di giovedì un’ordinanza di chiusura della città per prevenire e gestire l’emergenza legata al Covid 19. Il sindaco facente funzioni Beniamino Maschietto lo ha considerato un “provvedimento duro ma necessario” alla luce della tante criticità della situazione venutasi a creare con l’alto numero di contagiati – un record nella classifica provinciale dei casi positivi al Coronavirus – e di persone costrette all’isolamento domiciliare.

Il comune – ha rivelato Maschietto – avrebbe voluto un svolgere da tempo e in stretta collaborazione con gli enti preposto un ruolo più attivo per il monitoraggio sanitario nel territorio. Aveva chiesto da giorni di accedere ai dati relativi sia ai soggetti contagiati che di quelli in sorveglianza attiva e in isolamento domiciliare per verificare con “puntualità e speditezza” che si ottemperasse alle disposizioni ricevute riguardo all’obbligo di isolamento o quarantena domiciliare e, conseguentemente, di supportare nel migliore dei modi l’Asl Ma il comune non ha avuto questa possibilità perché avrebbe violato la normativa in materia di tutela della privacy. L’istanza era stata inviata – come prevede la norma – alla Protezione Civile nazionale che avrebbe prima concesso il nulla osta autorizzativo, il giorno dopo l’ha sospeso e giovedì ha concesso di nulla il suo via libera. Ma a quel punto l’ordinanza della Regione Lazio (del vice presidente della Giunta Leodori e dell’assessore alla sanità D’Amato) era stata già approntata…e la volontà del comune di Fondi di controllare, attraverso le varie forze di polizia, chi avrebbe dovuto restare a casa piuttosto che andare tranquillamente a fare la spesa è finita naftalina.

E così che il sindaco Maschietto, che nella vita di tutti i giorni continua a fare il medico di base, ha iniziato la sua giornata in stretto contatto con le forze di polizia per applicare sul territorio (vastissimo) il contenuto dell’ordinanza regionale che riduce drasticamente all’interno del territorio del Comune ogni opportunità di socializzazione e limita al massimo la mobilità delle persone residenti per un congruo periodo di tempo, intervenendo anche sul trasporto pubblico locale. Per la cronaca è stata applicata in maniera soft l’ordinanza del vice presidente Leodori nel senso che di buon mattino la città era come sempre, senza i vincoli e le nuove limitazione. Ma il blocco ai varchi d’accesso dai lati Itri, Lenola, Monte San Biagio e Sperlonga ha evidenziato nella tarda mattinata che Fondi era diventata una città chiusa, blindata. E così che sono entrate in vigore il divieto di allontanamento da e di accesso al Comune; la sospensione delle attività degli uffici pubblici e delle attività lavorative per le imprese (tranne servizi essenziali e di pubblica utilità); la sospensione di tutti i cantieri di lavoro; il mantenimento delle attività del MOF con le prescrizioni orarie imposte dalla Regione,la sospensione di tutte le attività commerciali, ad esclusione di negozi di generi alimentari, farmacie e parafarmacie, etc. (come di seguito meglio specificato) e la soppressione di tutte le fermate dei mezzi pubblici, compreso quelle del trasporto ferroviario in direzione Roma-Napoli.

Il sindaco Maschietto in un appello audio ha invitato i suoi concittadini ad applicare (“con il dovuto senso di responsabilità”) la più rigorosa ordinanza della Regione che “per fortuna tende a tutelare le esigenze di tutta la filiera agroalimentare riconducibile al nostro Mercato Ortofrutticolo. Sono lieto che il provvedimento dedichi una particolare attenzione proprio alla realtà di viale Piemonte, prevedendo il mantenimento delle relative attività con il controllo giornaliero di tutto il personale anche mediante termoscanner all’ingresso della struttura”.

INTERVISTA audio Beniamino Maschietto, sindaco Facente funzioni comune di Fondi

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Il sindaco facente funzioni di Fondi sapeva pure che avrebbe dovuto gestire l’assalto, che non si è fatto attendere, delle troupe delle più importanti televisive italiane e dei colleghi della carta stampata, interessati a seguire l’istituzione, in deroga, della prima “zona rossa” fuori dai confini lombardi a causa del focolaio innescato dalla famosa festa di Carnevale il 25 febbraio in un ristorante del Salto. Maschietto ha ricevuto anche diversi messaggi di solidarietà e di sostegno, tra cui quello dell’Ana, l’associazione nazionale ambulanti che quattro anni fa è nata proprio a Fondi. “Mi raccomando tieni duro e non mollare – ha scritto il segretario nazionale Marrigo Rosato – Sappi che dietro di te ci sono centinaia di piccoli ambulanti, produttori agricoli e commercianti che ti sostengono e ti sono vicini in questo difficile momento. I cittadini di Fondi hanno una tempra forte e sapranno sopportare anche i sacrifici del coronavirus e lo sconfiggeranno. Fondi si riprenderà presto più forte di prima – ha concluso Rosato – e le strade, le piazze e i mercati ritorneranno a pulllulare la vita che riprenderà a scorrere nei bar e nei negozi di Fondi. Un abbraccio affettuoso per quanto stai facendo. Non mollare”.

Saverio Forte