LATINA – Si entra nella terza fase di gestione dell’emergenza Coronavirus nel Lazio e per questo la Regione Lazio ha messo a disposizione duemila posti letto e 450 posti di terapia intensiva. L’Ospedale “Santa Maria Goretti” di Latina è stato identificato come “Hub territoriale” per la gestione dei casi più complicati di covid-19 mentre il Di Liegro di Gaeta sarà un “ospedale Spoke”, ovvero strutture destinate alla gestione di casi Covid-19 a minor impegno e collegati con l’Hub di riferimento per la consulenza infettivologica. Entrambi rientrano nell’area F nella suddivisione sanitaria regionale.
“Con il documento firmato oggi – dichiara l’Assessore alla Sanità e l’Integrazione Sociosanitaria della Regione Lazio, Alessio D’Amato – è partita la terza fase di gestione dell’emergenza Covid-19 nel Lazio. Il Sistema sanitario regionale mette a disposizione 2 mila posti letto di degenza ordinaria e 450 posti di terapia intensiva di fatto raddoppiando il numero delle terapie intensive e andando oltre la previsione nazionale del 50%. Gli ospedali Hub sono destinati a gestire i casi di maggior impegno clinico e assistenziale, gli ospedali Spoke sono strutture destinate alla gestione di casi Covid-19 a minor impegno e collegati con l’Hub di riferimento per la consulenza infettivologica”.
Sono state costituite 9 aree di afferenza:
Area A – Hub: Gemelli- COVID 2 Columbus e Spoke: Villa Aurora, IDI, San Paolo di Civitavecchia;
Area B – Hub: A.O. Sant’Andrea e Spoke: San Filippo Neri, San Pietro Fatebenefratelli e ospedale di Palestrina;
Area C – Hub: COVID 4 Tor Vergata e Spoke: ospedale Pertini, Nuova Annunziatella, Regina Apostolorum di Albano e Ospedale dei Castelli;
Area D – Hub: Policlinico Umberto I COVID 5 Eastman e Spoke: ospedale Vannini;
Area E – Hub: COVID 1 Spallanzani e Spoke ospedale militare del Celio, COVID 3 Casal Palocco, San Camillo Forlanini, Campus Bio-Medico, Israelitico e ospedale Grassi di Ostia;
“Rispetto ai livelli di intensità si fa riferimento al protocollo di gestione clinica dell’Inmi Spallanzani. Gli ospedali SPoke costituiscono al loro interno team multidisciplinari che operano in stretto raccordo con i team degli ospedali Hub. La terza fase prevede inoltre che l’Ares 118 adatti la propria rete alla rete Covid-19 differenziando al triage i pazienti sospetti nei diversi livelli di rete. La richiesta di trasferimento dei pazienti avviene tramite piattaforma dedicata gestita dall’Ares 118 con il coordinamento della task-force regionale. Sono ridefinite inoltre temporaneamente le reti tempo-dipendenti fino alla fine dell’emergenza. E’ uno sforzo straordinario, ma indispensabile per garantire l’assistenza in questa fase di emergenza. Non bisogna abbassare la guardia”, conclude l’Assessore D’Amato.