GAETA – “Vista la grave emergenza che sta bloccando il mercato turistico dell’intero paese e che, di fatto, ha già compromesso i prossimi mesi di aprile e maggio, vista la previsione “dell’onda lunga” della recessione che comprometterà l’intera stagione estiva quanto a presenze turistiche, noi operatori dell’extralberghiero ad oggi ci sentiamo sprovvisti di qualsiasi tutela, non essendo la nostra categoria interessata da nessuno dei provvedimenti emanati nei dpcm di contrasto agli effetti economici della crisi”. Lo dichiara in una nota “Host In Gaeta”, associazione dei titolari di strutture ricettive extralberghiere.
“Nessun sostegno – prosegue la nota – è stato previsto per quelle attività che, in ottemperanza a regolamenti e leggi, opera in forma non-imprenditoriale (ovvero sprovvisti di p.iva) pagando comunque da sempre tutti i tipi di imposte e tributi a livello nazionale e locale.
A Gaeta esistono circa 70 strutture b&b ed almeno 30 case vacanza. Stando alle statistiche nazionali possiamo tranquillamente affermare che almeno l’80% lavora in modalità non imprenditoriale. Questo significa che almeno 80 famiglie sostengono per intero o per buona parte il proprio reddito grazie all’attività di accoglienza turistica. Esiste inoltre l’enorme mercato degli alloggi turistici, ad oggi circa 200 censiti, che equivalgono nella sostanza alle suddette strutture extralberghiere in quanto a livelli di accoglienza e forma di sostegno economico per le famiglie che ne esercitano la gestione. Molti inoltre hanno attivato recentemente mutui o forme di prestito per l’acquistato di arredi e forniture di vario genere in previsione della stagione in arrivo, rate che si troveranno a dover pagare senza poter contare sugli incassi della stagione in corso.
Intorno a queste attività esiste un importante indotto: personale di pulizie, lavanderie, bar, ristoranti, ncc, ecc. Tutte attività inserite nel tessuto produttivo della nostra città.
Chiediamo ai nostri rappresentanti istituzionali, primi fra tutti il Sindaco di Gaeta Dott. Cosimino Mitrano e al’On. Raffele Trano di farsi portavoce della nostra condizione e di interpellare, per quanto in loro potere, gli enti preposti alla gestione dell’emergenza per far si che la nostra categoria possa usufruire:
1. Della medesima indennità prevista per autonomi e p.iva per tutto il periodo nel quale non vengono registrati arrivi
2. Della sospensione immediata dei tributi (dal canone speciale RAI, alla TARI, IMU, ecc.) almeno fino alla data del 31 luglio 2020, ovvero fino al termine dell’emergenza nazionale proclamata dal Presidente del Consiglio e conseguente ricalcolo alla data del 31 dicembre con uno sconto di almeno il 50% vista l’attuale e futura congiuntura economica negativa
3. Di un aiuto sugli affitti, alla stregua dei fitti commerciali, con copertura da parte dello stato del 60% del canone da rimborsare ai proprietari come credito d’imposta
Inoltre proponiamo al Sindaco, una volta ripresa l’attività lavorativa, per incentivare il turismo in città:
4. La sospensione almeno fino al 31 dicembre 2020 dell’imposta di soggiorno
5. La sospensione/riduzione del costo del parcheggio
Siamo consapevoli delle difficoltà che gli amministratori comunali affrontano per far quadrare i bilanci ma la situazione straordinaria che stiamo vivendo necessita di interventi straordinari che possono attuarsi solo mettendo in moto una “filiera” nella quale l’elemento terminale, gli operatori commerciali come noi, devono sentirsi sostenuti concretamente (economicamente) dai vertici amministrativi e governativi.
Per parte nostra siamo pronti a ripartire, non appena possibile, più forti e determinati di prima! Ci rendiamo quindi immediatamente disponibili al confronto per discutere tanto delle suddette proposte quanto delle prossime azione da mettere in campo collettivamente e cooperativamente per il rilancio dell’immagine della nostra città”.