FORMIA – Una nobile campagna di solidarietà in queste ore è scattata a Formia a favore della famiglia di Dante Maffei, 47enne apprezzatissimo operatore ecologico della Formia Rifiuti zero, la società municipalizzata del Comune che si occupa del ciclo dei rifiuti in città e a Ventotene. Dante se n’è andato ieri mattina prematuramente non a causa del contagio del Coronavirus ma per un fulminante attacco cardiaco nella sua abitazione dove si trovava dal 15 marzo per le sue peggiorate condizioni di salute.
Maffei era cardiopatico ma era un esempio, un simbolo per gli stessi dipendenti della Frz perché attaccato ad un lavoro non facile ma necessario per avere una Formia sempre più pulita e migliore. In tanti hanno esternato il loro cordoglio sui social, anche il sindaco Paola Villa: “Oggi viene a mancare uno dei ‘nostri uomini della Frz’, Dante era e resta uno degli uomini più miti, anche quando doveva lottare per i suoi diritti, per il suo lavoro, per la sicurezza sul lavoro, per il cantiere. Un abbraccio alla sua famiglia, un abbraccio grande”.
I suoi stessi amici e colleghi ora hanno deciso – l’ha rivelato il neo ed attivo direttore tecnico della Formia Rifiuti zero Raffaele Rizzo – di devolvere in maniera spontanea il valore di alcune ore del loro lavoro alla moglie di Dante che purtroppo non sta bene perché colpita da una gravissima patologia che non la rende autonoma nella sua vita quotidiana.
Un dramma nel dramma dunque in questi giorni per una famiglia, onesta e laboriosa, di una città costretta all’isolamento a causa del Covid 19. E questo isolamento, terminata questa emergenza epidemiologica, non terminerà purtroppo per la vedova del povero Dante che, tradito dal suo cuore, non ha avuto la fortuna e la gioia di diventare papà…
Ma il dipendente della Formia Rifiuti zero la mancata paternità non lo viveva come un dramma, un gap da colmare a tutti i costi. Forse per i suoi colleghi di lavoro questa situazione interiore la esternava – per quanto possa apparire paradossale – con un’invidiabile umanità che, unitamente ad un’innata disponibilità, lo rendeva sempre sorridente. In uno dei suoi ultimi giorni di lavoro prima della malattia Dante Maffei ha ricevuto un regalo quanto semplice quanto simbolico che – a dire dei suoi colleghi di lavoro – lo hanno commosso. Maffei era impegnato nella raccolta differenziata dei rifiuti nella zona orientale di Formia, nella frazione di Penitro in particolare. Una mattina su uno dei contenitori ha trovato due bottiglie di vino.
Dante Maffei ha pensato che quel cittadino avesse sbagliato per il conferimento del vetro ma quando ha rinvenuto un foglio su cui c’era scritto, a caratteri cubitali, “Grazie per quello che fate!” , ha a stento trattenuto le lacrime. La vita è stata, forse, avara di soddisfazione per questo “pacioccone” operatore ecologico della Formia rifiuti ma la città, tutta, deve ringrazialo per il ruolo svolto a renderla più pulita e per il suo esempio da libro… cuore. Ciao Dante.
Saverio Forte
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