ITRI – Gli agenti del commissariato di Polizia di Gaeta non avrebbero mai immaginato che dietro una precaria situazione economica acuitasi dall’emergenza sanitaria del Coronavirus potesse nascondersi una brutta vicenda a causa della quale un imprenditore di Itri, L.A, di 43 anni è stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari con la grave ipotesi di reato di estorsione.
Le indagini degli uomini del Vice Questore Roberto Graziosi avevano preso il via quando è giunto in commissariato a Gaeta, nonostante i divieti del comune ad impedire l’arrivo e la circolazione di cittadini non residenti a causa della pandemia, un giovane di 27 anni, anch’egli di Itri, che denunciava i suoi problemi economici perché senza lavoro, neanche saltuario e stagionale, e compagno di una ragazza madre peraltro in attesa di un secondo figlio. L’azione di persuasione e di convincimento della Polizia ha messo, invece, a nudo dell’altro. Il 27enne, in effetti, era vittima da tempo del 43enne perché pretendeva da lui, attraverso intimidazioni sempre più esplicite, somme di denaro sempre più alte.
Le indagini del commissariato di Gaeta hanno confermato, tramite sms e messaggi whatsapp, la veridicità di quanto denunciato dal 27enne al quale erano stati estorti assegni postdatati per migliaia di euro che per riaverli indietro avrebbe dovuto corrispondere somme di denaro. Sullo sfondo di questa grave vicenda c’è sempre stata l’assoluta situazione di precarietà economica del 27enne che per vivere aveva deciso di simulare un investimento stradale che, naturalmente, avrebbe dovuto subire. Con il ristoro dell’assicurazione i due hanno dovuto acquistare e rivendere prodotti elettronici. Ma l’accordo ad un certo punto tra i due è saltato nel momento il cui il 43enne L.A. ha trattenuto solo per se il danaro incassato ed il valore degli stessi assegni lasciando al 27enne l’ingrato compito di coprire i titoli.
Con questo quadro investigativo chiaro il giovane chiedeva un appuntamento al suo aguzzino per rispondere, apparentemente, alle sue richieste estorsive ma allo scambio del danaro, all’ora e nel luogo concordati, c’era anche la Polizia di Gaeta che bloccava il 43 enne, finito nel frattempo, su richiesta del sostituto procuratore Roberto Nomi Bulgarini, agli arresti domiciliari.
Saverio Forte
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