GAETA – “Quella droga, è vero, l’abbiamo acquistata a Gaeta e dovevamo farne un uso strettamente personale in occasione delle festività Pasquali”. E’ stata questa la ricostruzione che S.T, di 23 anni, e D.D., 24 anni, entrambi di Formia, hanno fornito in video conferenza nel corso dell’interrogatorio di convalida degli arresti operati l’altra sera in aperta campagna, in località “Le Vignole”, dai Carabinieri della Tenenza di Gaeta.
Il Gip del Tribunale di Cassino, Domenico Di Croce, ha convalidato l’arresto dei due giovani formiani con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti ma, contrariamente alla richiesta della Procura che chiedeva la conferma della detenzione domiciliare disposta dal sostituto procuratore Chiara D’Orefice, ha imposto l’obbligo della dimora a Formia per entrambi.
I due, difesi dagli avvocati Pasquale Di Gabriele e Claudia Magliuzzi, erano stati fermati per un blocco da una pattuglia della Polizia Locale del comune di Gaeta nell’ambito dei potenziati controlli lungo la strada regionale Flacca istituti nell’ambito delle decisioni di impedire l’accesso a Gaeta dei non residenti. Ma i due, a bordo di un’utilitaria presa a noleggio a Formia, avevano deciso di percorrere una strada secondaria, in aperta campagna, non per andare a Gaeta ma per ritorno a Formia. A venire a capo del loro più insistente nervosismo avevano pensato i Carabinieri della locale tenenza che in quel momento si trovavano a transitare nell’arteria decisamente decentrata.
E’ bastato un’accurata perquisizione veicolare da parte dei militari che dal cruscotto noleggiata dell’auto a Formia da uno dei due giovani spuntassero due involucri contenenti 170 grammi che i due hanno specificato essere destinati all’esclusivo utilizzo personale, un “rifornimento” necessario, in occasione delle ponte Pasquale, per evitare di tornare in una città, Gaeta, blindata per i non residenti…
Saverio Forte