Gaeta / Il Comune nomina un legale contro la Ecocar

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GAETA – Se Gaeta è una città (come tante) “chiusa” a causa del Coronavirus è giusto che i fornitori del comune rivedano le proprie pretese, a cominciare dalla società che gestisce il ciclo dei rifiuti, la Ecocar di Roma. Sta facendo discutere il contenuto della delibera di Giunta, la numero 81 del 1 aprile, con cui il Comune, nonostante faccia affidamento su una delle macchine tecnico amministrative più collaudate, efficaci e funzionali che si conoscano (dalla segretaria generale Antonella Marra, ai dirigenti di settore e alla propria avvocatura interna), ha nominato un legale, l’avvocato Salvatore Scafetta (genero dell’ex sindaco Querino Leccese), per affidargli i “servizi giuridici per una gestione strategica degli effetti della crisi emergenziale da Covid 19”.

Il titolo dell’incarico sembra simile a quello di una tesi laurea, in cui ci sono elementi di ambiente e di economia, ma non è altro che il tentativo dell’ente di verificare la consistenza economica con i gestori di ogni esercizio pubblico per “verificare lo stato di attuazione del servizio in conseguenza delle misure straordinarie governative anti Coronavirus, di sviluppare una conseguente strategia giuridica volta a salvaguardare l’interesse erariale che resterebbe leso in assenza di adeguati interventi di riequilibrio sul rapporto compromesso inerente il servizio pubblico effettivamente erogato; di garantire un’assistenza stragiudiziale in tutte le derivate attività di comunicazione e negoziazione con l’Impresa appaltatrice anche con finalità transattiva e di fornire un’assistenza in tutte le conseguenti attività provvedimentali e nella redazione degli eventuali accordi integrativi dello strumento contrattuale in essere”.

Ma cosa intende ottenere il Comune di Gaeta con questo incarico legale? Facile, effettuare una ricognizione di tutte le spese che il Comune di Gaeta avrebbe dovuto riconoscere alla Ecocar e altre società appaltatrici, nel momento in cui il servizio di raccolta e trasporto dei rifiuti si è oltremodo dimezzato in concomitanza delle chiusura delle attività commerciali e del settore ricettivo e della ristorazione. Il Comune di Gaeta, alle prese con tante spese in corso per sostenere tante famiglie e attività economiche, avrebbe potuto fare a meno di questa parcella professionale? Sembrerebbe proprio di no perché “le note vicende relative alla diffusione del Coronavirus e i conseguenti provvedimenti restrittivi adottati dalle autorità competenti, in particolare i Dpcm del 9 e 11 marzo nonché le ulteriori disposizioni e provvedimenti finalizzati al contenimento e alla gestione dell’emergenza epidemiologica stanno incidendo profondamente sull’esecuzione dei contratti pubblici avente ad oggetto i servizi erogati a beneficio della collettività”.

Insomma si impone “la necessità per l’Ente di tutelare l’interesse pubblico, coniugando l’interesse erariale al giusto corrispettivo dei servizi affidati ed effettivamente resi, con quello connesso ad un’equa corresponsione dei relativi tributi da parte delle imprese e della Cittadinanza”. La delibera numero 81 ha sollevato un vespaio di polemiche anche per quanto riguarda la tempistica con cui è stata approvata. La proposta di consulenza e di assistenza legale dell’avvocato Scafetta è del 31 marzo, lo stesso giorno il vice sindaco Angelo Magliozzi appronta la bozza di delibera che la Giunta, in video conferenza, adotta il 2 aprile. Nessun passaggio in commissione, niente di niente.

Ma si potevano risparmiare 5000 euro, la cui parcella, scontata del 50%, è già comprensiva di Iva e cassa? L’assessore all’igiene urbana Felice D’Argenzio è convinto che il Comune “non stia spendendo granchè” e invece si stia avvalendo “della particolare professionalità ed esperienza in materia di un avvocato esterno cui affidare la relativa consulenza ed assistenza, stante la specificità della materia da trattare caratterizzata da un elevato tecnicismo giuridico, nonché della complessità e rilevanza delle questioni oggetto della stessa”. E poi l’avvocato Salvatore Scafetta ha già assistito il Comune di Gaeta in diverse controversie davanti il Tar e il Consiglio di Stato nel 2013 e l’anno successivo nell’ambito dell’affidamento del servizio integrato dei rifiuti proprio alla Ecocar.

Il Comune di Gaeta, in sostanza, vuole fare i conti con la società appaltatrice del ciclo dei rifiuti che, raggiunta da due interdittive antimafia, non ha più il gradimento della Giunta Mitrano? Le conseguenze del Covid-19 lo potrebbero chiarire molto presto, è solo questione di alcune settimane…

Saverio Forte