ROMA – Sarà garantita la massima sicurezza sia per chi lavora che per chi consuma. E’ questa la filosofia adottata dalla Regione Lazio, illustrata oggi pomeriggio dal presidente Nicola Zingaretti nel corso di una video conferenza stampa durante la quale ha iniziato a tratteggiare quanto avverrà nell’immediato futuro, quando l’Italia si avvierà a riaprirsi e in attesa del vaccino contro il Coronavirus.
“Oggi abbiamo aperto un altro grande capitolo e convocato tutte le associazioni datoriali, del mondo delle imprese dei sindacati e del mondo dei lavoratori, circa 20 associazioni, per cominciare a discutere sulla fase delle aperture che ci saranno dopo il 3 maggio, con l’obiettivo molto chiaro: la riapertura che dovrà avvenire con la massima sicurezza per chi produce e per chi consuma”. Zingaretti ha spiegato che le fabbriche e gli esercizi commerciali non potranno essere più come prima dell’esplosione del Covid-19, ma dovranno adattarsi al post Coronavirus e garantire quindi sicurezza per tutti.
Dunque “lavorare nella massima sicurezza almeno fino a quando non ci sarà un vaccino”. “Già da domani – ha proseguito – partiranno tavoli di concertazione tra sindacati e imprenditori, con i commercianti per vedere come alcune regole indispensabili per la sicurezza di chi consuma e dei lavoratori vengano rispettate. La regione con lo Spallanzani offrirà delle linee guida per la sicurezza, come ad esempio l’utilizzo del plexiglass per costruire nei locali commerciali dei divisori oppure vorrà dire in tutti i locali commerciali l’obbligo del disinfettante per la pulizia delle mani e probabilmente il contingentamento degli ingressi”. E ha rimarcato nuovamente: “Noi vogliamo arrivare alla riapertura, quando sarà, ad una situazione che garantisca sicurezza”.
Già da domani – ha assicurato il presidente della Regione Lazio Zingaretti – prenderanno il via i tavoli di concertazione “tra sindacati e imprenditori e tra sindacati e associazioni del commercio, per vedere come far rispettare alcune regole indispensabili per la sicurezza di chi consuma e di chi lavora”. Il governatore è stato chiaro: “L’indicazione che abbiamo dato a Pmi e fabbriche è organizzare per ogni comparto degli accordi sindacati-imprese sulla sicurezza sul lavoro”. Del resto – ed è stato ricordato anche oggi – i dati di contagio e di mortalità nel Lazio sono al di sotto della media italiana e si è lavorato sul contenimento del contagio “ora lavoriamo affinché, quando ci sarà l’apertura, nessuno si illuda che il tema è superato”.
Per Zingaretti la chiave è il vaccino, ma in attesa l’obiettivo è la sicurezza per tutti. Nelle scuole ad esempio premesso che “sulle date decide il governo – ha sottolineato – noi saremo pronti per garantire, a settembre, quello che dovrà essere il distanziamento sociale nella formazione”. In generale comunque in vista del 3 maggio il Lazio si prepara, tanto che – come spiegato da Zingaretti – il vicepresidente Daniele Leodori “nelle prossime ore vedrà le Camere di Commercio di tutte le province per farci arrivare pronti” e si sta pensando ad adesivi da apporre fuori dai negozi che osservano e rispettano le regole.