FORMIA – Hanno riaperto ieri alcuni degli 87 uffici postali della provincia, il cui orario di apertura al pubblico era stato modificato in via temporanea nelle ultime settimane per rispettare i provvedimenti governativi in materia di contenimento del Coronavirus e di distanziamento interpersonale . Ma non sono tardate ad affiorare le polemiche politiche per la riconfermata decisione della direzione provinciale di Poste Italiane di chiudere uno dei suoi uffici più importanti sull’intero territorio pontino, quello nella frazione collinare di Maranola.
Non sarà fruibile da parte della numerosa utenza unitamente a quelli di Aprilia 2, Borgo Flora, Fondi 1, Borgo Carso, Latina 3, Santa Maria Infante (Minturno), Le Forna (Ponza), Abbazia di Fossanova, San Felice Circeo 1, Sermoneta, Borgo Hermada a Terracina. Insomma 12 uffici postali della provincia su 89 resteranno ancora chiusi mentre riapriranno i battenti uno dei tre uffici di postale di Santi Cosma e quello nella frazione di Trivio a Formia il martedì, giovedì e sabato dalle 8.20 alle 13.45.
Quello più importante, la cui utenza è notevolmente maggiore, di Maranola sarà ancora off limits a cittadini e contribuenti. Non è servita dunque l’interrogazione a risposta scritta del gruppo consiliare di Forza Italia e as dichiararsi “assolutamente deluso” per “la mancata risposta” del sindaco di Formia Paola Villa è il consigliere comunale della Lega Nicola Riccardelli. “Mi dispiace per quanto ha deciso la direzione provinciale di Latina di Poste Italiane dopo che la professoressa Villa aveva assicurato l’impegno dell’amministrazione comunale per ottenere anche questo servizio, ritenuto necessario per gli utenti della periferia. Un fatto è certo – attacca Riccardelli – L’ufficio postale di Maranola per importanza di utenza e servizio al cittadino non andava assolutamente chiuso. Ancor di più in una logica di pandemia , essendo strategicamente baricentrico , doveva essere punto essenziale per non favorire assembramenti a garanzia sopratutto delle persone anziane. Spero che ci sia impegno più determinato da parte dell’amministrazione e del sindaco, facendo leva con il Prefetto, in modo da incidere sulla direzione provinciale e regionale delle poste. Se persiste questo stato, diventerà un problema molto serio ed insostenibile.”
In effetti lo stesso primo cittadino di Formia aveva chiesto per la riapertura, anche a giorni alterni, dell’ufficio postale di Maranola in via Angelo Forte perché “ ai disagi sanitari e di isolamento sociale, si sommano i disagi legati a raggiungere uffici postali distanti come Formia centro o l’ufficio o presso quello ubicato presso il centro commerciale Itaca”. Ma è stato tutto inutile perché le Poste Italiane, che dall’ufficio di Maranola storicamente ricava utili non riscontrabili presso altre strutture della zona, ha deciso diversamente e molti suoi clienti, alla luce di questo disservizio, stanno cambiando anche di cambiare gestore.
Poste Italiane invece è lusingata di quanto garantito nel corso dell’ultimo mese, in coincidenza dell’avvio dell’emergenza Covid 19: “Anche nell’attuale fase di emergenza, la nostra società – si legge in una nota dai toni trionfalistici – ha continuato a garantire a tutti i cittadini i propri servizi mettendo in atto un ampio sforzo organizzativo e logistico, reso possibile anche grazie alla preziosa collaborazione delle Istituzioni Locali. La riapertura degli Uffici Postali della provincia di Latina è stata possibile anche grazie all’adozione di idonee misure di sicurezza come, ad esempio, l’installazione di pannelli schermanti in plexiglass e il posizionamento di strisce di sicurezza che garantiscano il mantenimento della distanza interpersonale di almeno un metro, nonché di accurate procedure di sanificazione delle sedi realizzate a tutela della salute di dipendenti e cittadini. A Latina e provincia sono 75 gli uffici postali momentaneamente operativi, su un totale di 87 presenti su tutto il territorio, che osservano orario 08.25 – 13.35. Poste Italiane, tuttavia, ha invitato i cittadini ad entrare negli uffici postali esclusivamente per compiere operazioni essenziali e indifferibili e ove possibile, dotati di misure di protezione personale come guanti e mascherina mantenendo obbligatoriamente le distanze di sicurezza, all’esterno e all’interno dei locali.