MINTURNO – I margini per avviare una trattativa si sono molto ristretti ma sino a quando sarà possibile non bisogna lasciare nulla d’intentato. Con questa convinzione i sindacati di categoria e le Rsu interne chiederanno alla proprietà della “Solera Italia srl” – la multinazionale specializzata nella progettazione e realizzazione di software per l’automotive ma anche nell’evoluzione digitale del settore assicurativo – di bloccare la procedura con cui ha chiesto il licenziamento di quasi 30 unità in Italia, di cui ben 7 lavorano presso la sede di via Appia a Marina di Minturno. L’incontro tra le parti è in programma oggi a Roma presso il Ministero per lo Sviluppo Economico, e sarà di fondamentale importanza verificare la risposta che intenderà dare la dirigenza della Solera Italia alle legittime remore delle organizzazioni sindacali di categoria che denunciano come non sia stato rispettato,in effetti,l’accordo con cui nel 2014 venne formalizzato il passaggio delle maestranze dall’Autosoft e dalla sua controllata Kromeda al soggetto imprenditoriale che acquisì la sua proprietà,la Solera Italia per l’appunto. Era una delle eccellenze del territorio capace, grazie al suo titolare e ad un pool di dipendenti altamente qualificati di conquistare gran parte del mercato italiano del settore.
L’incontro al Mise sarà un’occasione probante per verificare il tipo di risposta che darà la proprietà della Solera alla netta ed univoca presa di posizione del mondo politico-istituzionale del comprensorio per la risoluzione di questa inattesa controversia occupazionale. I sindaci di Minturno e Castelforte, Gerardo Stefanelli e Giancarlo Cardillo, il direttore dell’ufficio della pastorale sociale e del lavoro dell’Arcidiocesi di Gaeta don Simone Di Vito e, poi, i consiglieri regionali pontini del Pd e di Forza Italia, Enrico Forte, Salvatore La Penna e Pino Simeone hanno chiesto di bloccare l’iter di questi licenziamenti. Il più attivo di tutti è il primo cittadino di Castelforte Cardillo che, nella veste di capogruppo del Pd alla Provincia, ha organizzato un incontro in video conferenza con i dipendenti di Marina di Minturno cui ha partecipato anche il sottosegretario al Mise GianpaoloManzella. Sono stati illustrati i termini dell’intera crisi e sono stati sintetizzati gli incontri già avuti presso il Mise che si è chiaramente dichiarato contrario ad ogni licenziamento di personale, “soprattutto, in questo particolare momento nel quale le persone che, come noi tutti, stanno vivendo le conseguenze della pandemia, verrebbero a trovarsi in una situazione drammatica per loro e le loro famiglie a causa della perdita del lavoro e della impossibilità di poterne cercare un altro.”
“Dalle notizie in mio possesso, la Solera Italia non ha sofferenze economiche, anzi, i suoi bilanci risultano attivi e in piena situazione positiva, tanto da aver conseguito un 10% di guadagno in più rispetto all’anno precedente. La procedura è stata avviata ai sensi della legge 223 /1991 – osserva Cardillo – ed è finalizzata operare una ristrutturazione aziendale in Italia che, in parte, riguarda anche la prestigiosa sede di Minturno, dalla quale tutto era partito negli anni scorsi, e dove, tutt’ora risiede il nucleo fondamentale dell’azienda per la gestione del suo business.
Ma Cardillo ha chiesto il coinvolgimento dello stesso presidente della provincia Carlo Medici per scongiurare al fotofinish questi inattesi tagli: “ Non credo che questo territorio, questa Provincia e questi lavoratori (che hanno permesso all’azienda originaria di imporsi sul mercato e oggi alla Solera Italia di consolidare le posizioni raggiungendo nuovi obiettivi) meritino il trattamento che stanno ricevendo. Si tratta di una situazione che necessita del sostegno dell’intera provincia di Latina chiamata a far sentire la propria presenza con la sua massima rappresentanza istituzionale. Occorre intervenire con fermezza e decisione per la salvaguardia dei posti di lavoro sia, ripeto presso l’Azienda chiedendo formalmente un atto di responsabilità, sia presso il Ministero del Lavoro affinché faccia percepire ai vertici societari che, mai come in questo momento, occorre essere saggi e responsabili per evitare ulteriori, credo, possibili, gravi conseguenze per il territorio e per i dipendenti e le loro famiglie.”
La risposta di Medici non si è fatta attendere alla”chiamata alle armi” del sindaco di Castelforte e capogruppo Dem nell’assemblea di via Costa. E ha scritto una lettera molto chiara al Ministro Patuanelli: “Questo gruppo di lavoratori di Marina di Minturno, oltre al dramma dell’emergenza Covid19, è stato coinvolto in una procedura di licenziamento avviata dall’azienda solo qualche giorno prima che il Governo varasse le misure di contenimento dell’epidemia. La “Solera Italia” non si trova in uno stato di sofferenza, anzi i suoi bilanci risultano in attivo, tanto da aver conseguito un 10% di guadagno in più rispetto all’anno precedente. Sinora tutti interlocutori si sono dichiarati contrari ad ogni licenziamento di personale, soprattutto nell’attuale contingenza, nella quale i lavoratori si verrebbero costretti a fronteggiare oltre all’emergenza anche la perdita del lavoro e l’impossibilità di poterne cercare un altro. Chiedo quindi – scrive ancora Medici – un Suo urgente intervento presso la Solera Italia anche in vista dell’incontro che si terrà domani, 23 aprile, presso il Suo Dicastero, incontro che potrebbe essere decisivo per l’esito di questa importante trattativa”. “La situazione – ha concluso il presidente della Provincia che ha inviato una nota di tenore analogo ai vertici di Solera Italia – necessita del sostegno di tutte le Istituzioni per la salvaguardia dei posti di lavoro affinché si faccia percepire ai vertici societari che, mai come in questo momento, occorre essere responsabili per evitare ulteriori, gravi conseguenze per i lavoratori e le loro famiglie oltre che per l’economia del territorio già messa a dura prova”.