FORMIA – Hanno fame a Formia tante famiglie colpite dalle conseguenze del blocco produttivo ed economico del Coronavirus ma lo stop sociale provocato dalle misure anti Covid stanno acuendo anche l’impoverimento dell’ecosistema del versante formiano del Parco regionale dei Monti Aurunci. Solo così si può motivare l’incursione “urbana” di una famigliola di cinghiali che, decisamente affamata, è arrivata a percorrere il tratto terminale di via Ferrucci e, costeggiando l’alveo del Rio Fresco a secco, ha sfiorato niente meno che uno degli ospedali più ‘covidizzati’ del Lazio, il “Dono Svizzero”.
Questa incursione non è passata inosservata a tante famiglie rinchiuse in casa nella zona che hanno notato e fotografato questa nutrita famigliola composta da due esemplari adulti e da ben cinque cuccioli intenta a brulicare nell’erba alta – nella zona attigua al nuovo parcheggio pubblico realizzato dal Comune – alla ricerca naturalmente di cibo.
Un fatto è certo. Questa discesa a valle di questa famiglia aurunca di cinghiali ha seguito il torrente Rio Fresco superando la popolosa realtà del quartiere di Rio Fresco Scacciagalline. Alcuni cittadini hanno chiesto l’intervento dei Carabinieri e della Polizia locale perché,intenti, a passeggiare con i loro cani nella zona,hanno temuto una possibile reazione degli animali affamati, poi ritiratisi solo dopo un duello poco rusticano con i cani regolarmente a passeggio.
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