ROMA – La Regione Lazio, prima in Italia, ha predisposto uno stanziamento straordinario di 1 milione di euro finalizzato a garantire un sostegno economico ai teatri privati del territorio contribuendo al pagamento dei canoni di locazione per i mesi di marzo, aprile, maggio e giugno 2020.
Una misura attraverso cui la Regione Lazio intende dare una risposta concreta alle richieste di aiuto giunte dal settore che, per la sospensione dei propri cartelloni a causa dell’emergenza epidemiologica, sta affrontando un momento di enorme difficoltà.
L’Avviso pubblico a sportello gestito da LAZIOcrea, società in house della Regione, è online da oggi sul sito www.laziocrea.it e sosterrà il 40% dell’affitto complessivo.
Potranno accedere alla misura tutti i soggetti privati titolari di contratto di locazione di un immobile destinato ad attività di teatro e situato nel territorio della Regione Lazio, in regola con le autorizzazioni necessarie per l’esercizio dell’attività di pubblico spettacolo, che abbiano svolto documentata attività professionistica di spettacolo da almeno un anno, con almeno 120 giornate di spettacolo per il territorio di Roma Capitale e 60 per i teatri situati nei restanti comuni della regione e che, al 31 dicembre 2019, fossero in regola con il pagamento del canone di locazione. È necessario, inoltre, dichiarare se, per i mesi oggetto dell’avviso, si siano ottenuti ulteriori contributi o se sia intervenuta una rinegoziazione del contratto di locazione.
La domanda potrà essere presentata in carta semplice entro 30 giorni dalla data di pubblicazione dell’Avviso via PEC all’indirizzo: avvisieventi.laziocrea@legalmail.it.
Questa azione si inserisce all’interno di una serie di misure che l’amministrazione regionale sta mettendo in campo in sostegno del settore dello spettacolo dal vivo, così duramente colpito dalla crisi. Ad esempio, sono stati introdotti interventi di semplificazione amministrativa, proroga delle attività di rendicontazione e del termine di svolgimento delle attività già finanziate, sono state eliminate le revoche del contributo nel caso di attività svolte per il meno del 50% del progetto presentato così come sono state riconosciute le spese sostenute per la programmazione delle attività previste ma non realizzate a causa del blocco emergenziale ed è stato aumentato il contributo regionale per le officine culturali dal 60% all’80%.
Allo stesso tempo sono state introdotte delle linee di intervento sui bandi 2020 che prevedranno anche la possibilità di svolgimento delle attività culturali a distanza (concerti o spettacoli in streaming, didattica digitale, laboratori online etc) e l’aumento del 10% del contributo regionale e del relativo anticipo. Infine, tutti gli eventuali risparmi che si dovessero presentare dalla riduzione delle attività previste dai bandi o dalle attività degli enti partecipati dalla Regione saranno utilizzati per sostenere la ripresa del settore.