SUD LAZIO – Rilanciare il settore dell’ambulantato e garantire una ripartenza che sia la più sicura possibile. Anche l’Ana, l’associazione nazionale ambulanti, sta partecipando al tavolo tecnico che, insediato dall’assessore regionale allo sviluppo economico PaoloOrneli, è proiettato a far fuoriuscire definitivamente dal lockdown il commercio su aree pubbliche. E l’Ana, che sindacalmente ha il suo principale bacino d’utenza nelle province di Latina e Frosinone dov’è nata cinque anni fa, vuole contribuire a scrivere alcune regole, che siano semplici,chiare e trasparenti, perchè le tradizionali bancarelle tornino a ripopolare e contribuire a far socializzare tante nostre strade e piazze.
Queste linee guida sono attese per la fruibilità di tutti i settori merceologici dei mercati e non soltanto di quello alimentare, la cui apertura è stata autorizzata, in deroga, da molti comuni, su tutti Fondi, a cominciare da domenica 10 maggio
In video conferenza il segretario nazionale dell’Ana Marrigo Rosato ha sollecitato la Regione – progetto riproposto nell’intervista video allegata – a dar vita ad un “patto per il rilancio dei mercati e delle fiere” capace di sviluppare una forte azione di sostegno rivolta agli ambulanti per un rilancio ed una ripresa complessiva del settore dopo le numerose e gravose difficoltà legate al Covid 19. Un’analoga richiesta era stata inviata dal presidente nazionale Ivano Zonetti e dallo stesso Rosato al premier Giuseppe Conte e ai Ministri dell’economia e dello sviluppo economico, Roberto Gualtieri e Stefano Patuanelli. Vi si rimarca come questo comparto, quello del commercio sulle aree pubbliche, abbia sofferto, più di ogni altro, “già nel mese di febbraio” l’impatto delle normative emanate dal Governo per evitare l’espansione del virus. La preoccupazione ora è tanta per le centinaia di attività ambulanti presenti nelle province di Latina e Frosinone che producono un “aggregato” significativo nell’indotto, diretto ed indiretto.
Nel pacchetto di richieste inviate al governo, oltre all’esonero da tutti i versamenti Irpef, Iva, Inps e Inail ma anche della Tosap, Cosap e della Tari per tutto il 2020, figurano la sospensione sino al 31 dicembre 2021 dagli adempimenti legati al registratore telematico e alla lotteria degli scontrini, il riconoscimento di un’indennità di 1500 euro al mese sino alla riapertura dei mercati, di un contributo a fondo perduto di 30mila euro la proroga delle concessioni in vigore sino al 31 dicembre 2022. L’Ana osserva ancora come “né nel Decreto Cura Italia e né nel Decreto Liquidità ci sia un’iniziativa mirata e specifica per sostenere un sistema di 186.000 piccole imprese che fino a pochi mesi fa sviluppava il 2% del Pil, assorbiva i consumi – di circa 26 milioni di persone, dava lavoro a circa 1 milione di addetti diretti ed indiretti, e rappresentava un ‘unicum’ nel commercio al dettaglio con i numerosi mercati e fiere che si svolgevano ogni giorno nelle grandi Città e nei piccoli Comuni d’Italia.
Nulla è, e sarà, come prima. Il vertice con l’assessore Orneli ha lasciato insoluti, secondo Rosato – alcuni quesiti: C’è ancora un futuro per i mercati e le fiere in Italia ? E se c’è quale ruolo avranno ancora i mercati nel sistema distributivo? E come reagiranno i cittadini alla possibile riapertura dei mercati? Ed in ultimo: è possibile, ed in quali condizioni, immaginare una riapertura dei mercati? Ed in quali condizioni?
INTERVISTA Marrigo Rosato, segretario nazionale associazione nazionale ambulanti