LATINA – La provincia di Latina, come per l’acqua, vuole diventare un Ato per la gestione autonoma dei ciclo dei rifiuti, la Regione Lazio deve manifestare la massima flessibilità della definizione di questo nuovo ambito territoriale ottimale che a gestirlo sarà esclusivamente un Consorzio pubblico a cui potranno aderire i 33 comuni pontini e i due consorzi industriali operativi, quello Roma-Latina a nord e del sud-pontino sul territorio del Golfo. Se è parlato nel corso di una nuova seduta del Comitato ristretto dei sindaci costituito nell’ambito del Tavolo permanente sul Ciclo dei rifiuti: ad affiancare il presidente dell’Amministrazione provinciale di Latina Carlo Medici ed il ”suo” vice Vincenzo Carnevale sono stati i sindaci di Latina Damiano Coletta, di Aprilia Antonio Terra, di Maenza Claudio Sperduti, e i delegati dei Comuni di Fondi e Terracina oltre ai presidenti dei due consorzi industriali, Cosimo Peduto e Salvatore Forte che hanno sottolineato l’importanza della costituzione di questo ambito territoriale ottimale quale primo passo del percorso verso la nascita del Consorzio pubblico, il cui obiettivo è proprio la progettazione e la gestione coordinata e unitaria del ciclo dei rifiuti in provincia di Latina.
Ma dove realizzare tutto ciò? I presidenti dei due Consorzi Industriali hanno comunicato la presenza di circa 250 siti dismessi in tutta la provincia che, avendo le caratteristiche richieste, potrebbero ospitare impianti di gestione dei rifiuti, dal trattamento della frazione umida e del secco residuo allo stoccaggio per il trattamento della frazione differenziata . Il prossimo step sarà un’ulteriore scrematura di questi siti che dovranno continuare ad essere considerati idonei per caratteristiche urbanistiche e vincoli posti dalla legge. Naturalmente i territori che ospiteranno gli impianti di gestione e trattamento dei rifiuti – ed è stato rimarcato dal presidente Medici e dei sindaci Coletta, Terra, Sperduti e del vicepresidente Carnevale – saranno i destinatari di benefici e ristori economici alla stessa stregua di quanto avviene con due centrali nucleari ubicate in provincia di Latina. La nascita o meno di questo Consorzio pubblico potrebbe dipendere molto dall’esito il 12 giugno prossimo dell’assemblea di tutti e 33 i sindaci pontini: dovranno mostrare le loro carte decidendo se aderirvi o meno e pronunciandosi sulle possibili aree individuate dai tecnici e dai Consorzi Industriali come potenzialmente idonee ad accogliere impianti in totale sicurezza.
A proposito di territori, di interventi e di opportunità a loro favore, la commissione Lavori Pubblici della Provincia di Latina ha dato mandato alla dirigente, l’architetto Marina Chiota, di richiedere ai sindaci dei 33 Comuni pontini eventuali criticità sulle strade provinciali che attraversano i loro territori. La Provincia – ha annunciato il presidente della commissione Lavori Pubblici, Pasquale Cardillo Cupo di Fratelli d’Italia – sta ultimando la redazione del “Parco Progetti” necessario per ottenere materialmente dal Ministero delle Infrastrutture il finanziamento di 9 milioni di euro in favore della strade della Provincia di Latina. La stessa commissione, inoltre, si è confrontata con l’architetto Chiota, sulla necessità di “procedere convintamente sugli studi dei flussi di traffico sulle strade provinciali, sulla loro incidentalità e sulle richieste di risarcimento danni ricevute dall’ente così da proseguire nel raggiungimento dei risultati previsti dal piano esecutivo di gestione in relazione alla riduzione dei costi per gli interventi di manutenzione sulle strade provinciali.
Insomma la Provincia – ha annunciato il presidente della commissione Cardillo Cupo – intende monitorare la quantità e la qualità dei propri interventi, così da poter vedere verosimilmente ridotte le richieste di risarcimento danni con contestuale tutela delle risorse finanziarie dell’Ente che invece continua a lavorare incessantemente su progetti e iniziative finalizzate al continuo ottenimento di fondi da parte dei Ministeri delle infrastrutture e dell’Istruzione per migliorare la vivibilità di tutto il territorio della Provincia di Latina”.