FORMIA – E’ arrivato a sfiorare il tratto iniziale della Variante Formia-Garigliano e naturalmente la via Rotabile di collegamento alle frazioni collinari di Maranola, Trivio e Castellonorato il branco di cinghiali che da mesi dimora lungo gli argini del torrente Rio Fresco a Formia. Solo un cancello chiuso di un cortile condominiale ha evitato che i cinghiali – due adulti e i cinque figli – invadessero la Provinciale e la sovrastante superstrada per Cassino.
E’ lo stesso cortile in cui al civico 109/A di via Ferrucci, non molto lontano dall’ospedale Dono Svizzero, stavano giocando nei giorni scorsi alcuni bambini in compagnia delle rispettive mamme. Quando era spuntato improvvisamente un gruppo di cinghiali che da mesi vive nell’alveo del tratto terminale del Rio Fresco. Dopo il fuggi fuggi generale la decisione di inviare una richiesta d’intervento al sindaco di Formia Paola Villa chiedendo una risoluzione a questa situazione “una volta per tutte”.
I residenti di via Ferrucci avevano rinnovato la richiesta al Comune di sollecitare l’immediato intervento del Parco regionale dei Monti Aurunci perché i cinghiali tornino laddove sono partiti alla ricerca di cibo. La seconda soluzione proposta era di costruire una recinzione lungo gli argini del Rio Fresco per evitare che questi animali, sempre più affamati, invadano la proprietà privata e tanti comuni complessi condominiali.
Il Comune ora ha risposto e, in considerazione delle diverse segnalazioni giunte, ha dichiarato di farsi portavoce del problema presso la Prefettura di Latina cercando di mettere in campo altre strategie per il contenimento della discesa dei cinghiali e i conseguenti danni.
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