“Un piccolo ma determinante passo in avanti per migliorare i collegamenti con le isole pontine è stato compiuto. Dopo la bocciatura dell’emendamento sul tema che avevo presentato al Decreto Rilancio, il governo, tramite il sottosegretario all’economia e finanze Antonio Misiani, ha accolto il mio ordine del giorno in favore delle imprese di cabotaggio marittimo affidatarie in convenzione del servizio pubblico di trasporto passeggeri per le tratte di collegamento con le isole minori. E non è tutto. Sto infatti lavorando per migliorare anche i collegamenti terrestri affinché il Lazio meridionale possa finalmente uscire da quell’isolamento viario a cui da troppo tempo una politica inconcludente lo ha condannato. Con l’approvazione alla Camera del mio ordine del giorno, il governo si è impegnato ad introdurre agevolazioni fiscali, sovvenzioni ed incentivi economici, quali il riconoscimento di un credito d’imposta minimo del 40%, non cedibile, utilizzabile per investimenti in beni strumentali nuovi costituiti da navi e imbarcazioni, ovvero per spese di manutenzione straordinaria di ammodernamento, trasformazione, miglioramento, ampliamento destinati a naviglio già utilizzato. Non è accettabile, come accaduto nei giorni scorsi, che un’isola come Ponza resti senza carburante per un guasto a una nave obsoleta impiegata per trasportare benzina e gasolio. La proposta che il governo ha promesso di introdurre in un prossimo provvedimento è studiata dunque per consentire ai vettori che operano con isole come Ponza e Ventotene di rinnovare il parco mezzi attraverso un investimento agevolato fino a 10 milioni di euro ed a residenti e turisti di usufruire di un servizio di migliore qualità. Un aiuto alla ripartenza anche per la cantieristica.
Per quanto riguarda poi la viabilità nel sud pontino, nelle scorse settimane mi sono incontrato con l’assessore regionale Mauro Alessandri, a cui ho esposto il lavoro che sto portando avanti sulla mobilità ed i trasporti nella zona. Da quando il Comitato di Quartiere Contrada Acqualonga di Formia mi ha invitato ad un sopralluogo per riscontrare la pericolosità dell’incrocio, ho iniziato infatti ad interessarmi concretamente per la realizzazione di una rotatoria. E a settembre, insieme ai rappresentanti del Comitato e del Comune di Formia, mi sono recato prima presso il Ministero delle infrastrutture e trasporti e poi presso Anas, che ha preso l’impegno di occuparsi della progettazione. A seguito di una conferenza congiunta con il Comune di Formia e l’Anas, è emersa poi la volontà di finanziare non solo la progettazione esecutiva, ma anche l’intera opera di cui allo stato già esiste lo studio di fattibilità del Comune di Formia. Infine ho consegnato all’assessore Alessandri l’ordine del giorno accolto dal governo che impegna lo stesso a reperire i fondi mancanti per la realizzazione della Pedemontana di Formia, che al 31 dicembre scorso risulta finanziata per 79,250 milioni di euro, con un fabbisogno residuo di 92,739 milioni di euro, somme per cui l’opera è stata inserita nella programmazione del Cipe, come mi ha assicurato il sottosegretario alla presidenza del Consiglio dei Ministri, Mario Turco. Da L’Anas tra l’altro mi ha comunicato che attualmente l’opera è nella fase dello studio di fattibilità, mentre a fine anno partirà il progetto di fattibilità tecnico-economica”. A dichiararlo Raffaele Trano, presidente Commissione finanze alla Camera.
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