FORMIA – Il sindaco di Formia Paola Villa sarebbe orientata a respingere le polemiche e velenose dimissioni dell’assessore all’urbanistica Paolo Mazza – è il terzo componente della Giunta, dopo Fulvio Spertini e Giovanni D’Angiò – che ha lanciato un’autentica fatwa contro la maggioranza colpevole di avergli impedito di approvare sinora in consiglio comunale la proposta di rigenerazione urbana. E’ quanto trapela dal palazzo municipale – benché non ci stata una presa ufficiale del capo dell’amministrazione comunale – all’indomani dell’arrivo della lettera con cui Mazza – probabilmente il migliore assessore sinora componente della Giunta municipale – ha denunciato un palese processo ostantivo, sul piano politico e amministrativo, a varare uno strumento urbanistico che metteva un freno al partito delle varianti e a qualificare l’esistente. Mazza non ha mai utilizzato l’aggettivo “irrevocabile” alle sua scelta di andar via, il sindaco di Formia proverà di sicuro a trattenerlo (ne parla nell’intervista allegata) ma, parafrasando Giulio Cesare del “De Bellico Gallo”, “alea iacta est”.
L’assessore Mazza l’aveva fatto comunque capire che difficilmente avrebbe fatto un passo indietro. Un comportamento che potrebbe essere dettato,più che mai, da una dura presa di posizione della componente della maggioranza che, pur senza mai menzionata da Mazza, era diventata il bersaglio del dimissionario assessore all’urbanistica del comune: la lista “Ripartiamo con voi” dell’imprenditore della sanità privata Maurizio Costa. Questa formazione esprime il presidente della commissione urbanistica Lino Martellucci con il quale i rapporti di Mazza da tempo erano prossimi allo zero. Ora lo sono ancor di più dopo una nota del coordinatore politico di “Ripartiamo con voi” Joseph Romano che smentisce platealmente Mazza. A suo dire la proposta di deliberazione sulla Rigenerazione Urbana è stata consegnata “per la prima volta a metà maggio 2020 ai capigruppo di maggioranza al fine di esaminarla e far pervenire eventuali osservazioni. Il nostro gruppo, esaminata la proposta, ha formulato diverse osservazioni sul testo non ritenuto coerente con il dettato normativo in alcuni passaggi”. Ne era scaturito “un corretto dibattito politico” nel corso del quale Mazza si è dimesso “per la mancata discussione sulla Rigenerazione Urbana (!!!). Ebbene, se l’aver provato a dare un contributo su un argomento così importante ha generato questo tipo di reazione non ci siamo, non ci siamo proprio: non intendiamo più accettare supinamente decisioni calate dall’alto – ha detto Romano – rivendichiamo a gran voce il diritto ad esprimere la nostra opinione quando riteniamo di doverlo fare”. “Ripartiamo con voi” non accetta dunque posizioni precostituite e ribadisce,invece, la volontà a “discutere l’argomento Rigenerazione Urbana sia in commissione che in consiglio comunale, liberi di esprimere i nostri dubbi anche in quelle sedi, sempre con estremo spirito costruttivo”.
Forse è stato questo a motivare Mazza a mollare la presa temendo imboscate in consiglio comunale sia per la pianificazione urbanistica sulla collina dell’Acervara che per la gestione del water front e, nello specifico, della diportistica turistica alla luce del nuovo piano regolatore portuale? Al capogruppo del Partito Democratico Claudio Marciano interessa, invece, fare un’analisi politica e le dimissioni dell’assessore Mazza “certificano – osserva – il fallimento politico dell’attuale maggioranza. Tutti gli assessori di area progressista hanno dovuto prendere atto che nessun cambiamento è possibile con una coalizione abitata da conflitti di interesse, e contrassegnata da divisione su qualsiasi decisione importante per la città”. Marciano pone nel suo obiettivo soprattutto il sindaco che, senza mai difendere gli assessori dimissionari Mazza, Spertini, D’Angiò, “è senza bavaglio solo su Facebook mentre nella gestione amministrativa è sempre lesta a infilarselo ogni volta che si tratta di pestare i piedi a qualche micropotere che le regge i numeri in Consiglio”. La considerazione che fa il Pd è impietosa: “In questi due anni Formia non ha fatto alcun passo in avanti. Il Piano regolatore generale ed il nuovo piano urbano del traffico sono rimasti nel dimenticatoio, come qualsiasi altro progetto strategico per la città. Nel mentre si è avuto però il tempo di fare danni e cioè di avviare la privatizzazione della sosta, di consentire la svendita del multipiano, di perdere il ruolo di capofila del Distretto socio-sanitario, di perdere tempo sulle concessioni degli allevamenti di acquacoltura, di aumentare le tasse ma di non recuperare un euro dall’evasione fiscale. E ancora il tempo avanza per rovinare la FRZ e per compromettere la vocazione urbanistica di Mola con lo scempio della nuova Pollione”. Marciano sente odore per un possibile ritorno alle urne e conclude come sia “evidente la necessità a Formia di una nuova domanda politica a cui il Partito Democratico e Formia Bene Comune hanno il dovere di rispondere. È il momento di riorganizzarsi e di porsi a disposizione di un nuovo progetto politico. Il problema non è il programma – che per quanto ci riguarda è chiaro fino nei dettagli – sono purtroppo le persone, che sono una risorsa più difficile da trovare. Non mancano le competenze quanto le disponibilità. Chi ha a cuore i destini della propria città e ha voglia e tempo da dedicarle, ha – conclude Marciano – il dovere di mettersi in gioco adesso”.
A prendere le difese all’interno della maggioranza civica è il numero “due” dell’amministrazione comunale, l’assessore al turismo e sviluppo economico, Kristian Franzini. Si appella ragione di stato per sostenere che “quando sei “dentro”, soprattutto se fai parte di un’amministrazione e di una maggioranza, sei costretto a tacere. Gli equilibri, le circostanze, il ruolo, le convenienze e le sconvenienze, le permalosità, i voti, i compromessi e le prospettive, tutto ti impone il silenzio. Devi tapparti la bocca. E’ sempre stato così e sempre lo sarà. C’è un bene superiore alla tua libertà d’espressione e quel bene è una città che va amministrata. Altrimenti sai quante volte avresti voluto denunciare ciò che non va? Quante volte avresti voluto pubblicare foto? Quante volte avresti voluto rispondere alle offese degli imbecilli, narrarne le gesta, quante volte avresti voluto scrivere “è esattamente il contrario di quanto affermi”, quante volte avresti voluto raccontare fatti, cifre e meschinerie assortite. Quante volte avresti voluto applaudire o fischiare? Quante volte, non so quante, avresti voluto riabbracciare la tua libertà? Quante!” Per Franzini la posizione di Mazza merita un’operazione verità: “Stavolta, però, non può essere così. L’urbanistica richiedeva – fa ricorso all’imperfetto l’assessore Franzini – un assessore limpido perché troppo torbide sono le acque su cui si muove. Si è persa una garanzia. Paolo Mazza, oltre che uomo per bene, era anche un politico capace di capire dove si potevano annidare rischi e contaminazioni ed io credo che debba tornare”.
Parole che sono supportate anche dalla lista civica “Formia Città in Comune“, di cui lo stesso Franzini è esponente. In una nota a firma di Rossana Berna, Marco Bianchini, Gino Forte, Fabio Papa e del presidente del consiglio comunale Pasquale Di Gabriele si legge una riflessione in merito all’argomento della Rigenerazione Urbana, argomento al centro proprio delle dimissioni dell’assessore Mazza: “Senza alcun dubbio riteniamo pregevole l’opera fin qui svolta da parte dell’assessore Mazza, che invitiamo pertanto a ritirare le proprie dimissioni. Analogo invito al Sindaco a respingerle con decisione. Il gruppo di Formia Città in Comune ritiene inoltre matura, necessaria ed urgente l’approvazione della delibera sulla Rigenerazione Urbana da parte del Consiglio Comunale. Ovviamente preliminare sarà il passaggio nella competente commissione urbanistica, ma va detto che da troppo tempo si attende il doveroso riscontro politico ed amministrativo su questo progetto, che, vogliamo ricordarlo, consentirà una riqualificazione qualitativa di tutto il tessuto urbanistico cittadino e garantirà quel rilancio dell’economia invocato da anni”.
Infine, tra le forze politiche extra consiliari c’è il commento del Meetup 5 Stelle di Formia: “Perdere l’Assessore all’Urbanistica è sicuramente un brutto segnale per la città di Formia, l’ennesimo di una maggioranza che più passano i giorni, più sembra rivelarsi per quello che realmente è, come peraltro il nostro meetup Formia 5 Stelle aveva già denunciato in campagna elettorale: un’aggregazione di rivendicazioni personali e interessi di parte senza idee per lo sviluppo della città con l’unico obiettivo di arrivare all’occupazione personale della sede comunale. Dispiace per l’ex assessore Paolo Mazza, a cui esprimiamo la nostra solidarietà e inviamo i complimenti per la professionalità con cui ha adempiuto al proprio incarico, che come tanti nostri concittadini ha creduto in questa amministrazione e nella possibilità di una rinascita, di un cambio di rotta e di una rigenerazione politica e civile di Formia. A quanto pare però, anche questa maggioranza, come quelle che la hanno preceduta, è vittima di un male che la città si trascina da oltre trent’anni: cambiare tutto per non cambiare nulla. Un male che solo un’amministrazione 5 Stelle, come avviene a livello nazionale, potrebbe curare. Ma così al momento non è e infatti a Formia tutto resta nell’inerzia così com’è da sempre nonostante gli sforzi di chi prova a cambiare le cose con serietà e dedizione: parlano per questo il piano regolatore, il piano urbano del traffico, la rigenerazione urbana e chi più ne ha più ne metta, tutto incresciosamente bloccato. E a suggello di questa immobilità ecco arrivare anche il nuovo, si fa per dire, capo di gabinetto della Giunta. “Un bagaglio di esperienza inestimabile e al tempo stesso ha quella giusta dose di pazienza e diplomazia che lo fanno essere un Capo di Gabinetto sicuro ed affidabile”, ha scritto il Sindaco Villa presentandolo. Sarà anche così ma a noi pare una vera e propria restaurazione. Altro che “Un’altra città”, perso il ‘rimmel’ e il ‘mascara’ elettorale, ci sembra proprio di essere tornati alla vecchia città”.
VIDEO Intervista al sindaco Paola Villa