Ponza – “Non sono stato io a chiedere di revocare in autotutela l’incarico all’architetto Roberto Guratti quale consulente della ripartizione urbanistica del Comune”. A dirlo, dopo giorni di polemiche, è il sindaco di Ponza Francesco Ferraiuolo dopo l’apertura di un fascicolo da parte della Procura regionale presso la Corte dei Conti che ha ipotizzato l’ipotesi del danno erariale, semplicemente perché Guratti non poteva essere destinatario di un incarico dirigenziale semplicemente in pensione.
Ferraiuolo ha dovuto prendere posizione dopo gli attacchi ricevuti dal gruppo di minoranza di “Tutti per Ponza” che ha parlato di una “illegalità” perdurante da 35 mesi. Il sindaco della principale isola pontina per difendersi sostiene che a promuovere l’allontanamento dell’architetto di Gaeta è stato il responsabile del servizio urbanistica, l’ingegner Mauro Nunzi, che il 3 dicembre ha firmato la determina dirigenziale con la quale ha proceduto in autotutela a revocare l’incarico al bravo architetto Roberto Guratti.
Per i consiglieri d’opposizione Franco Ambrosino, Giuseppe Feola, Maria Claudia Sandolo e Piero Vigorelli, dopo l’intervento della Corte dei Conti, “è finita una delle tante illegalità che circondano il Comune di Ponza. Durava da ben 35 mesi. Per smuovere le acque stagnanti del Comune c’è voluta l’apertura di un’inchiesta della Procura della Corte dei Conti, e la conseguente iniziativa del segretario comunale di Ponza”.
Questa vicenda nasce il 25 gennaio 2018. Ma nei mesi precedenti, dal giugno 2017 quando si era insediata, la nuova amministrazione Ferraiuolo aveva dovuto fare i conti con l’assenza di un dirigente responsabile dell’Urbanistica”. Sino in quel momento era stato proprio l’architetto Roberto Giocondi che aveva dato le dimissioni, “non volendo collaborare con il nuovo/vecchio corso del Comune”.
La giunta di Ponza si rivolse al Comune di Gaeta e stipulò un contratto a tempo parziale con l’Architetto Roberto Guratti, dipendente comunale a Gaeta. Il Comune di Ponza nominò il professionista di Gaeta quale responsabile del suo ufficio Urbanistica, Edilizia e Demanio e la scadenza del contratto era il 31 dicembre 2017. Fin qui, nulla da eccepire. E lo sottolineano anche l’ex primo cittadino Vigorelli ma anche i consiglieri Franco Ambrosino, Giuseppe Feola e Maria Claudia Sandolo. Le cose sono cambiate dal 13 gennaio 2018 quando l’architetto Guratti fu collocato in quiescenza (in pensione) dal Comune di Gaeta, per raggiunti limiti d’età.
Anche in questo caso, tutto regolare. Il servizio Urbanistica del Comune ritornò, di conseguenza, a essere privo di un Responsabile. Secondo le minoranze il sindaco Ferraiuolo corse ai ripari e nominò l’assessore Michele Nocerino a capo del settore. Il 25 gennaio 2018, Michele Nocerino firmò la Determinazione numero 30 del settore Urbanistica, con la quale l’Architetto Guratti fu assunto dal Comune di Ponza come supporto dell’Urbanistica e per l’istruttoria delle pratiche edilizie e anche del Suap (commercio). Compenso pattuito di 1.300 euro mensili, più rimborsi spese. Per le minoranze – e lo ha confermato ora anche la Corte dei Conti – questa assunzione fu illegittima. Il Decreto Legge numero 95 del 2012 e il successivo Decreto Legge numero 90 del 2014 stabiliscono il divieto di conferimento di incarichi di studio e/o di consulenza a soggetti in quiescenza della Pubblica Amministrazione. Il divieto ha una sola eccezione: quella che l’incarico sia a titolo gratuito e per una durata al massimo di un anno.
“Questo non è il caso del Comune di Ponza, poiché l’Architetto Guratti per ben 35 mesi – ha tuonato l’ex sindaco Vigorelli – è regolarmente retribuito con una liquidazione delle spettanze a firma di Michele Nocerino e dell’Architetto Liliana Maria Pelliccia (succeduta a Nocerino alla responsabilità dell’Urbanistica) ed altri”.
Come se non bastasse, l’incarico all’architetto Guratti è stato rinnovato a più riprese, “anche attraverso un maldestro ‘avviso pubblico’ di ricerca di un Responsabile dell’Urbanistica”. I rinnovi degli anni 2019 e 2020 sono a stati a firma dell’ingegner Mauro Nunzi, nuovo responsabile dell’Urbanistica del comune. “Ogni volta che sono arrivate le liquidazioni del compenso pattuito con l’Architetto Guratti, che in questi anni ha goduto presso la foresteria del Cenobio dell’alloggio gratuito (anche questo illegittimo), sono state regolarmente evase con il silenzio e l’acquiescenza del sindaco e della giunta comunale, nonostante che a più riprese l’opposizione avesse segnalato l’illegalità dell’incarico all’Architetto Guratti.
Il divieto ai pensionati della Pubblica Amministrazione di assumere incarichi retribuiti, è stato concepito per evitare che possibili “furbetti” sommassero la pensione alla collaborazione onerosa, percependo così due compensi e occupando arbitrariamente posti di lavoro ai quali altri avrebbero potuto accedere”. Le minoranze hanno fatto due conti: per ben 35 mesi l’Architetto Guratti ha percepito illecitamente oltre 45mila euro”. L’istruttoria della Corte dei Conti, dopo l’acquisizione di numerosi atti presso il comune isolano, è stata trasmessa al segretario comunale del Comune di Ponza, Raffaele Allocca che il 17 novembre ha chiesto all’ingegner Nunzi, e non al sindaco Ferraiolo, di revocare in autotutela l’incarico a Roberto Guratti. Ci sono state inizialmente alcune resistenze ad ottemperare ma dopo una seconda lettera del 20 novembre 2020 il dottor Allocca ha sollecitato Nunzi ad adottare la revoca “ad horas”.E’ arrivata il 3 dicembre giorno in cui Guratti, suo malgrado, è stato licenziato.
Spietata la conclusione dell’opposizione consiliare: “A questo punto chi di dovere dovrebbe valutare l’opportunità di richiedere la restituzione delle somme percepite dall’Archittetto Guratti dal mese di gennaio 2018 al 3 dicembre 2020 (fatta eccezione per i rimborsi spese, ad esempio per i viaggi), proprio per scongiurare un danno erariale. La giustizia è talvolta lenta – ha concluso l’ex sindaco di Ponza Vigorelli – ma inesorabilmente sempre”.