FORMIA – Sabato mattina, è stata scoperta la prima della serie di targhe previste dal progetto “Storie su Pietra”, promosso dalle associazioni Terraurunca, Webprogens e dal Centro Studi Formia con l’intento di “fissare Storie su Pietra per tentare di non smarrirle”. La prima affissione è avvenuta sul Palazzo Treglia di via Abate Tosti, palazzo storicamente legato alla famiglia Treglia, in particolare al possidente Pasquale Treglia, ha ospitato l’ultimo casello daziario di Formia e la Dogana Indipendente delle Due Sicilie.
“Siamo di fatto al cospetto dell’ingresso commerciale e doganale del Regno di Napoli – spiega il presidente dell’associazione
Terraurunca, Daniele Iadicicco – il sistema daziario e gabellare , da sempre previsto a Formia, era molto complesso ed articolato tanto da avere
diversi sedi in città. Nel 600 nella Porta degli Spagnuoli, nel 700 sia a Mola che a Castellone ( per i dazi sul vino) ed infine anche nelle odierne frazioni ( allora Comuni autonomi) di Maranola e Castellonorato”.
L’evento, organizzato esclusivamente dalle associazioni, ha contemplato anche la distribuzione di un opuscolo con la storia di questi luoghi; d’altro canto si tratta, secondo quanto annunciato, solo dei primi. L’evento, infatti, sarà promosso in altri luoghi della città per deporre altre targhe di pietra.
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