Latina – Dopo l’approvazione nei giorni scorsi dello studio di fattibilità, l’Asl di Latina ha già a disposizione un progetto per la realizzazione del nuovo ospedale nel comune capoluogo, nella zona di Borgo Piave, su un’area di 13 ettari di proprietà della Regione.
La soluzione progettuale è stata donata gratuitamente all’azienda sanitaria pontina da parte dell’Ance, l’associazione nazionale che raggruppa i costruttori edili. La consegna, simbolica, è avvenuta da parte dell’attivo presidente dell’Ance pontina, Pierantonio Palluzzi, nel corso di un’iniziativa cui hanno partecipato in presenza il direttore generale dell’Asl pontina Giorgio Casati e, in video conferenza, il vice presidente della Regione Daniele Leodori.
Il nuovo ospedale del capoluogo sarà realizzato per moduli indipendenti. Nel senso che, appena sarà ultimato entri i prossimi cinque anni grazie ad un investimento di 385 milioni di euro, sarà in grado di affrontare le più svariate emergenze: dalle possibili nuove pandemie ai danni per un’eventuale eruzione del Vesuvio.
Il direttore generale dell’Asl Casati ha specificato, inoltre, che la nuova struttura ospedaliera ospiterà 696 posti letto con la previsione di poter facilmente trasformare parte del grande parcheggio previsto in un nuovo modulo emergenziale in grado di accogliere altri 200 posti. Il nuovo nosocomio di Latina, poi, in considerazione della sua dimensione ospitrà le diverse strutture dell’Università sparse a macchia di leopardo sul territorio pontino e, inoltre, avrà un’area definita “dormiente”, da attivare in caso di emergenza.
L’Asl ha chiesto all’Ance di ritoccare il progetto per conciliare i costi: quello donato dal presidente Palluzzi ha una previsine economica – come detto – di 380 milioni di euro. La Regione ne ha messi a disposizione 80 in meno. Se non sarà possibile modificare il progetto dei costruttori, sarà necessario a quel punto verificare altre forme di finanziamento, della Regione Lazio, del Ministero degli Interni e finanche della Nato.
“Il progetto presentato – ha spiegato nel corso della conferenza il direttore generale della Asl di Latina Giorgio Casati – fornisce una visione di un ospedale moderno: una struttura modulare in cui le varie componenti potranno essere isolate le une dalle altre. È una caratteristica molto importante in caso di situazioni epidemiche come quella attuale”. L’ospedale di Latina è stato concepito come una struttura a servizio di diversi territori. Non solo quello di Latina ma dei Castelli Romani, della zona a sud della capitale e della Campania, in grado di soccorrere 300 persone in caso di un’eruzione del Vesuvio. Il nuovo nosocomio del capoluogo pontino, inoltre, avrà il più basso livello di consumo energetico in tutto il Vecchio continente. Il progetto donato dall’Ance ha convinto anche il vice presidente della Regione Leodori: “Occorre ora approfondire meglio le tempistiche e il lato finanziario, con una possibile modifica del progetto. Dobbiamo immaginare una realizzazione a moduli, anche perché il progetto pensato inizialmente era più basso in termini di posti letto. Ma come Regione Lazio avevamo l’impegno, che vogliamo mantenere, di realizzare il nuovo ospedale di Latina, e per questo c’è già uno stanziamento pubblico”.