Formia / Procurato allarme e abbandono di rifiuti in mare, denunciato comandante di un’imbarcazione

FORMIA – Da giorni le diverse sale operative della Capitaneria di porto di Gaeta, lungo il litorale della provincia di Latina, erano in allarme. Avevano temuto un possibile inabissamento di un peschereccio o di un’unità da diporto. Al largo di Terracina, invece, era operativo in mare un’Epirb, l’acronimo dell'”Emergency Position Indicating Radio Beacon” che lanciava il proprio segnale di soccorso nelle acque di giurisdizione della Capitaneria di Porto di Gaeta. Scattavano davvero le ricerche nella consapevolezza che qualcosa di grave fosse avvenuto ma gli uomini del comandante Federico Giorgi rinvenivano in mare aperto questa radio boa salvavita, una dotazione di bordo delle unità navali che si attiva automaticamente appena entra in contatto con l’acqua trasmettendo segnali radio di soccorso ed indicando l’esatta posizione della barca in difficoltà.

Gli accertamenti della Guardia Costiera sono in corso di svolgimento e stanno valutando una prima ipotesi: il dispositivo potrebbe essere stato intenzionalmente gettato in mare, con il semplice intento di disfarsene, al momento della periodica sostituzione. Gli inquirenti hanno appurato che il dispositivo, nonostante avesse l’antenna e i cavi recisi, era invece ancora funzionante. Si era automaticamente attivato, mettendo nei giorni scorsi ripetutamente in allarme le sale operative del Comando Generale e degli Uffici territoriali del Sud Lazio della Guardia Costiera, che hanno dovuto attivare i relativi protocolli di ricerca e soccorso. Il tutto fino a che il responsabile, il comandante di una unità da pesca della marineria di Formia – che non aveva mai corso alcun pericolo – non è stato finalmente rintracciato. La barca è risultata tranquillamente agli ormeggi presso il porto di Formia anziché affondata in mare come appariva essere dal segnale trasmesso dall’Epirb”.

L’uomo, denunciato, dovrà ora spiegare all’autorità giudiziaria le motivazioni di questo comportamento illecito, oltre a dover rispondere di procurato allarme e di abbandono di rifiuti in mare. In base al Decreto sui Rifiuti di Apparecchiature Elettroniche ed Elettriche in vigore dal 2007, le radio-boe che vengono sostituite devono infatti essere smaltite come rifiuti speciali.

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