ECONOMIA – Il fenomeno del crowdfunding sta facendo registrare numeri da record anche in Italia. Consiste in un “finanziamento collettivo”, in cui un promotore richiede somme di denaro, solitamente attraverso il web, a gruppi o singoli soggetti interessati a finanziare un progetto.
Esistono due tipologie principali di crowdfunding. Il lending crowdfunding è l’erogazione di un prestito che viene poi rimborsato con gli interessi. L’equity crowdfunding è, invece, lo strumento attraverso cui più soggetti possono finanziare una raccolta di capitale ricevendo in cambio una parte della società promotrice del progetto.
Il crowdfunding immobiliare funziona allo stesso modo, con la differenza che viene applicato al settore immobiliare.
Secondo uno studio condotto dal Politecnico di Milano, il comparto del real estate crowdfunding è stato caratterizzato nell’ultimo anno da una crescita esponenziale. Questo sistema ha di fatto reso più democratico un mercato che prima era dedicato solo a chi possedeva grandi capitali di investimento.
Il crowdinvesting immobiliare ha vissuto un vero boom nel 2020 con un volume d’affari di 60 milioni di euro. In un periodo di grave crisi economica mondiale dovuto alla pandemia, il crowdinvesting si è rivelato un’opportunità vantaggiosa capace di dare fiato a un’industria in ginocchio come quella immobiliare.
Attraverso appositi portali, che selezionano le offerte e favoriscono l’incontro tra la domanda e l’offerta, è possibile investire nei migliori progetti immobiliari. In questo senso è fondamentale scegliere piattaforme sicure e vigilate dalla CONSOB. Tra queste merita una menzione Concrete Investing, portale leader nel settore del crowdfunding immobiliare in Italia.
Concrete Investing nell’ultimo anno ha triplicato il capitale di investimento raccolto, totalizzando 12,8 milioni di euro. Ha infatti portato a termine cinque offerte e realizzato tre exit con un IRR che di media supera il 10%. In totale gli investitori coinvolti sono stati 1200. Il 20% della cifra totale raccolta è stato liquidato per un valore pari a 3,5 milioni di euro.
All’inizio del 2020 ha completato la exit per il prestigioso progetto “Torre Milano”. Gli investitori coinvolti in questa operazione sono stati pagati in 12 mesi ottenendo un rendimento dell’11,86%. Successivamente, per il progetto “Washington Building”, ha ottenuto la seconda offerta più alta in Italia raccogliendo 3,3 milioni di euro. Dopo pochi mesi ha superato se stessa, detenendo il record italiano per il crowdfunding immobiliare, grazie al progetto “Varese 10” che ha raccolto 3,8 milioni di euro.
Il 2020 si conferma quindi decisivo per il settore. Gli ultimi dati sul crowdinvesting parlano di una cifra di 81 milioni di euro raccolti nell’ultimo anno dal comparto equity. Le prospettive sono positive: questa nuova forma di investimento sembra destinata a crescere anche nei prossimi 12 mesi.
Si tratta di una vera e propria novità nella finanza digitale capace di dare nuova linfa a società e imprenditori. Questi ultimi, infatti, potranno investire i capitali in maniera alternativa rispetto ai finanziamenti bancari, a patto però di rivolgersi sempre a portali di crowdfunding immobiliare sicuri.