FORMIA – L’estate si avvicina ma l’assegnazione delle nuove concessioni demaniali rimane ancora un miraggio. Sette concessioni, sei sul litorale di Levante, tra Gianola e Santo Janni, ed un lotto sul litorale di vindicio. Lunga la trafila che aveva condotto al bando di assegnazione. Il comune aveva adottato il nuovo piano di utilizzo spiagge nel lontano 1997 e nel 2000 la giunta regionale lo aveva fatto proprio.
Seguì poi nel 2004 il regolamento di gestione del demanio marittimo. Dopo 10 anni di gestazione, nel 2007 veniva partorito il terzo bando di assegnazione, annullando quelli precedenti. Ma anche in quel caso una serie di ricorsi alla giustizia amministrativa fece arrendere l’amministrazione comunale che preferì cassare la gara. I giudici censurarono principalmente il comportamento dell’amministrazione comunale, in quanto la commissione di gara aveva paradossalmente specificato i “subcriteri di valutazione” delle offerte solo successivamente all’apertura delle buste.
L’ultimo bando, quello incriminato, è del 2010. Gli assegnatari provvisori (e siamo al gennaio 2013) questa volta erano sicuri di averla spuntata. Premevano per l’aggiudicazione definitiva, spingendosi a diffidare il comune di Formia e poi presentando ricorso al tribunale amministrativo di Latina. Avevano strappato anche la nomina di un commissario ad actus che si sostituisse al comune nel fare la proclamazione.
Ma il tappo dello champagne non è partito nemmeno questa volta. Per il comune di Formia i criteri di assegnazione sono stati finora poco trasparenti. Non rispondono nemmeno più al pua, variato con una nuova adozione in consiglio comunale nel novembre 2014. Doccia gelata per chi si preparava già ad aprire gli ombrelloni. Nelle sentenze di gennaio, favorevoli ai ricorrenti, il tar aveva però già precisato gli ampi poteri discrezionali demandati al comune. Che li ha legittimamente usati annullando ancora una volta, l’intera procedura.