CASTELFORTE – “La chiusura di via delle Terme avviata dall’Astral per eseguire alcuni lavori prescritti dai Vigili del fuoco, in combinato disposto con l’interdizione al traffico del ponte Maiano da parte della Provincia di Latina, avrebbe rappresentato la condanna a morte per tutte le imprese che operano nel territorio di Castelforte e dell’area circostante. In particolar modo di tutte le imprese termali che hanno subito e stanno subendo le ripercussioni più forti delle misure, e delle chiusure, imposte per fronteggiare la pandemia e che sperano in una ripresa proprio a partire dal 26 aprile quando si potrà progressivamente tornare ad una sorta di normalità grazie alle riaperture in esame da parte del Governo”. Lo dichiara in una nota il capogruppo di Forza Italia in consiglio regionale del Lazio e presidente della commissione sanità, Giuseppe Simeone.
“Partendo da queste considerazioni – spiega ancora nella sua nota Simeone – e su sollecitazione del coordinatore di Forza Italia Castelforte, Alessio Fusco, che ha recepito le istanze e le legittime preoccupazioni, di operatori, cittadini e territori interessati, ho contattato immediatamente l’amministratore unico di Astral, Antonio Mallamo ed il responsabile di area Roberto De Angelis, per chiedere chiarimenti ma soprattutto per illustrare le nostre perplessità e preoccupazioni in merito. Raccogliendo le osservazioni che abbiamo avanzato e recependo l’esigenza di ridurre al massimo i disagi che tali interventi comporteranno i lavori sono stati rimodulati e verranno eseguiti in due fasi”.
E conclude: “La prima, quella riguardante il disaggio dei massi pericolanti sarà completata entro la prima decade di maggio ed impone, ai fini di garantire la sicurezza dei cittadini, la chiusura totale al traffico della strada. La seconda, con gli interventi di messa in sicurezza del costone, saranno effettuati attuando a tratti il sistema del traffico a senso unico alternato. Inoltre nel fine settimana, quando gli operai non saranno a lavoro, la strada sarà riaperta in entrambi i sensi di marcia. Questo per ridurre al massimo le ripercussioni per cittadini ed operatori del settore e non incidere in modo devastante sull’attività turistica che proprio in queste settimane prenderà vigore. Non era ammissibile, infatti, chiudere la strada tout court condannando a morte certa le aziende e le imprese turistiche che operano nell’area sud del territorio pontino. Continueremo a vigilare e a monitorare gli sviluppi a tutela dei nostri territori e delle comunità che rappresentiamo e a mettere in atto ogni azione in nostro potere al fine di supportare lo sviluppo e quella ripresa che non possono essere più rimandati”.