LATINA – E’ stata fissata per il 20 luglio prossimo la discussione, davanti il Tribunale della Libertà, dei ricorsi presentati dai legali dell’ex segretario provinciale del Partito Democratico Claudio Moscardelli e dell’ex responsabile dell’ufficio reclutamento dell’Asl di Latina Claudio Rainone, finiti ai domiciliari con le accuse di corruzione e violazione di segreti d’ufficio relativamente allo svolgimento, parzialmente pilotato, del concorso per l’aggiudicazione di 23 posti di collaboratore amministrativo
Il legale dell’ex massimo dirigente provinciale del Pd, l’avvocato Renato Archidiacono, ha deciso di allegare il verbale dell’interrogatorio di garanzia svolto la scorsa settimana davanti il Gip del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, il magistrato che aveva firmato l’ordinanza di custodia cautelare su richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca. Moscardelli aveva accettato di rispondere a tutte le domande del Gip Cario e aveva definito “fisiologici” i rapporti che un dirigente di qualsiasi forza politica, possa instaurare con i dirigenti dell’Asl e della Regione d’appartenenza per affrontare e risolvere i problemi riguardanti la sanità del proprio territorio.
In ordine ai rapporti con Rainone, considerato un “ottimo dirigente”, Moscardelli nel ricorso al Riesame proverà a demolire il castello accusatorio formulato dalla Procura secondo il quale Rainone aveva fornito in anticipo a due candidati politicamente vicini a Moscardelli le domande che sarebbe state loro poste nella prova orale del concorso Asl in cambio di un sostegno per diventare direttore amministrativo dell’Asl.
Per la difesa di Moscardelli non c’è mai stato alcun patto corruttivo con Rainone per due ordini di motivi: il concorso è terminato nell’ottobre 2020 e Rainone è stato nominato, a tempo determinato, dall’ex direttore generale dell’Asl Casati a dicembre solo quando la titolare della direzione amministrativa Eleonora Di Giulio si era dimessa volontariamente lo scorso dicembre per andare a ricoprire l’analogo incarico a Frosinone ma con una durata maggiore, di tre anni, rispetto a quella residuale, di un anno e mezzo, prevista dal contratto con l’Asl pontina.
L’avvocato Archidiacono ha chiesto l’annullamento completo dell’ordinanza del Gip Cario perchè, Moscardelli dimettendosi da segretario del Pd e da altri incarichi, sarebbero venuti meno i presupposti della reiterazione dei reati. Ha presentato ricorso al Riesame anche lo stesso Rainone che, difeso dall’avvocato Leone Zeppieri, si è avvalso, invece della facoltà di non rispondere.