MINTURNO – RiciclaEstate, l’iniziativa di Legambiente, con il patrocinio della Regione Lazio e del Consorzio Nazionale per il Riciclo degli Imballaggi ( CONAI ), che precede quella dei Comuni Ricicloni all’EcoForum che si tiene a Roma a fine inverno con tutti i 378 comuni del Lazio e declinazione di quella nazionale, dopo aver toccato 24 località costiere del Lazio, ha fatto tappa conclusiva questa mattina al Lido Delizia a Scauri.
E’ stato un momento dedicato ad attività ludico-educative per avvicinare piccoli e grandi alle problematiche ambientali ma anche l’occasione per presentare, il “Rapporto Estivo sui Rifiuti e Raccolta Differenziata “ anche per il Comune di Minturno. Hanno aderito la Guardia Costiera di Gaeta con la presenza del Comandante Capitano di Fregata Dott. Federico Giorgi che si è intrattenuto a lungo con quanti erano presenti, il Progetto Policoro e l’Ufficio della Pastorale del Creato della Arcidiocesi di Gaeta con i rispettivi responsabili Alessandro Scarpellino e Don Simone Di Vito.
“Fino al 2017 la raccolta differenziata a Minturno stentava a decollare, con percentuali al di sotto del 10% – ha detto Roberto Scacchi Presidente di Legambiente Lazio nell’illustrare i dati del Rapporto – negli ultimi anni invece la crescita è stata repentina, fino a raggiungere il 71% nel 2019. Con 7 anni di ritardo si è così raggiunto e superato quel 65%, obiettivo fissato per legge entro il 2012″.
“Contestualmente la riduzione del rifiuto prodotto è stata contenuta – ha aggiunto Nicola Riitano consulente Scientifico di Legambiente Lazio, ricercatore ISPRA ed ingegnere ambientale – E’ un parametro sul quale si può intervenire con campagne di sensibilizzazione ed educazione ambientale per migliorare ulteriormente le performance ambientali del comune di Minturno. Tra le proposte di Legambiente possono sicuramente essere efficaci l’adozione di protocolli plastic free negli stabilimenti, come avviato nelle scuole e negli uffici pubblici. Scendendo nel dettaglio delle frazioni merceologiche, – ha precisato – emerge un quadro dove la Frazione Organica al 43,1% nell’ 2019 ultimo anno censito dall’ISPRA, risulta essere la più pesante ed importante”.
“Da questi numeri – aggiunge Dino Zonfrillo Presidente di Legambiente Sud Pontino – emerge quanto sia fondamentale la costruzione di impianti per la biodigestione anaerobica della frazione organica. Un tentativo in tal senso era stato messo in atto di recente da imprenditori privati a Minturno, ma si è arenato per una serie di ostacoli dovuti alla scelta inadeguata del sito gravato anche da vincoli archeologici. Auspichiamo piani regionali omogenei per scelte di localizzazione coerenti con i vincoli ambientali e con le vocazioni dei territori, che consentano solo impianti che diano garanzie di gestione, di approvvigionamento delle materie prime, di aspetti sanitari e di sicurezza. Solo così – conclude Zonfrillo – si potranno dare certezze agli imprenditori seri e garanzie a cittadini ed associazioni in più di occasione ingiustamente escluse dai processi decisionali”.