FORMIA – “Formia ai suoi cittadini residenti; Formia torni ad essere Formia, il punto di riferimento di un intero comprensorio ma anche una città che torni ad essere un esempio ed locomotrice dell’intera provincia di Latina”. Ad affermarlo, a pochi giorni dall’atteso ballottaggio per le elezioni amministrative del 17 e 18 ottobre, è un personaggio rilevante nello scenario politico di Formia che, per quanto possa essere contestato ma anche apprezzato, il secondo turno di una consultazione amministrativa l’ha conquistato in ben quattro circostanze. Si tratta di un record che, alla luce del frammentato e poco edificante quadro politico e sociale, si preannuncia difficilmente battibile e migliorabili. Sandro Bartolomeo è stato eletto sindaco nel 1993, nel 1997, nel 2003 e nel 2013 e dunque sa cosa significa il secondo turno di un appuntamento elettorale locale con le sue insidie ed incognite.
Per la seconda volta consecutiva Bartolomeo è fuori dai giochi in prima persona ma un merito se lo attribuisce, quello di essere stato uno dei fautori e fondatori della coalizione “trasversale” alla testa della quale il dirigente infettivologo dell’Asl Amato La Mura ha guadagnato il diritto a disputare il secondo turno delle amministrative contro il candidato sindaco di Forza Italia, di Fratelli d’Italia e di altre quattro liste Gianluca Taddeo.
Bartolomeo esordisce nell’intervista video allegata come il suo impegno nella coalizione di La Mura è praticamente agli sgoccioli.
“Lo dimostra l’attesa che lei ha dovuto affrontare per incontrarmi – osserva subito l’ex sindaco di Formia – Non ho materialmente il tempo per affrontare altri impegni che non sia il mio professionale, quello di essere il direttore sanitario di una struttura (“Buon lavoro piccoli”) che nell’area industriale tra Penitro e Minturno di occupa della cura e della riabilitazione dei bambini alle prese con ritardi cognitivi , in particolare nell’età evolutiva. Il progetto che abbiamo messo in campo insieme era il migliore che potesse dare una risposta ad una fase successiva al secondo commissariamento consecutivo del comune e ad una profonda crisi economica e sociale. Ora la città, la mia città, si trova davanti ad un bivio per quanto riguarda il suo futuro ed il suo sviluppo”.
Ci sono questioni che riguardano la sanità (in attesa del Policlinico del Golfo, il “Dono Svizzero” deve essere riempito di contenuti per assolvere, a differenza di altri come quello di Fondi, alla sua mansione di dipartimento di emergenza e di accettazione), l’inquinamento del Golfo e i rapporti tra il comune di Formia e Acqualatina che meritano le dovute, rapidi e responsabili risposte da parte della futura amministrazione.
“Io spero che sia quella a guida del dottor Amato La Mura – aggiunge Bartolomeo – Non penso che la coalizione di Taddeo sia in grado di dare risposte a questi e ad altri temi. Lo sa perché? L’esempio più calzante è Acqualatina. I riferimenti politici di Taddeo sono i principali azionisti dell’ente gestore,l’hanno trasformata in una società monocolore. La nostra città ha bisogno di venir fuori da questo guazzabuglio che riguarda l’inquinamento del Golfo. Gli allevamenti ittici davanti la spiaggia di Vindicio li ha voluti il comune di Gaeta che era ed è a guida dello stesso partito che vuole conquistare Formia, Forza Italia. Tutto quello che vogliamo fare contrasta con gli interessi della parte politica che appoggia il candidato sindaco Taddeo”.
Sul piano politico Bartolomeo per approdare sulla riva La Mura ha quasi rotto con Luca Magliozzi che, candidato sindaco del Pd, è stata la rivelazione più bella di questo appuntamento elettorale. L’ex sindaco non rinnega il suo posizionamento e, per certi versi, non commenta favorevolmente la decisione del 35enne farmacista di non schierarsi: “Basta leggere i programmi di La Mura e di Luca per vedere un’infinità di elementi in comune e sono convinto che gli elettori che hanno sostenuto la candidatura di Magliozzi sapranno fare le giuste valutazioni sulle due opzioni in lizza nel ballottaggio. E sono speranzoso che con un’eventuale vittoria del dottor La Mura il centro sinistra potrà contare e tanto e dare forza alle nostre istanze programmatiche. All’ipotesi opposta non voglio proprio pensarci. È fuori strada chi pensa che io o mia moglie siamo legati a coltivare progetti di potere. Io il sindaco l’ho fatto già quattro volte e ora penso davvero a fare altro…ad occuparmi di bambini in difficoltà”.
A proposito di Forza Italia, il gruppo consiliare azzurro nel 2017, dal marzo al dicembre di quell’anno ha garantito un appoggio esterno alla quarta Giunta Bartolomeo. E tra i sostenitori di quell’appoggio ci fu proprio lo sfidante di La Mura, Gianluca Taddeo. Sandro Bartolomeo non menziona mai il nome del 45enne architetto dipendente del dipartimento di prevenzione dell’Asl ma a tre anni di distanza ha deciso di effettuare davanti una rivelazione . “Forza Italia aveva deciso di sostenere la mia amministrazione in difficoltà su alcuni argomenti programmatici. A dicembre, senza alcuna motivazione, ha deciso di staccare la spina. Avrebbe potuto farlo prima e perché non l’ha fatto? Glielo dico – conclude il quattro volte sindaco di Formia – In quel periodo mi sono state numerose richieste di fronte alle quali ho detto di no. Prima che mi sfiduciassero mi sono dimesso io. Avrei meritato maggiore chiarezza ch, ora come allora, non c’è stata”.
INTERVISTA Sandro Bartolomeo, ex sindaco di Formia