FORMIA – “Da decenni il sud pontino attende la realizzazione della Pedemontana di Formia. Nonostante siano state spese ingenti somme, non è stato però ancora steso un metro d’asfalto, il basso Lazio continua a subire danni enormi a causa della carenza di infrastrutture e non è neppure chiaro come sia stato investito sinora il denaro pubblico. E’ tempo di fare chiarezza e ho chiesto di farla in fretta al ministro delle infrastrutture e della mobilità sostenibili, Enrico Giovannini, a cui insieme a 13 colleghi ho presentato un’interrogazione sul tema”. A dichiararlo Raffaele Trano (L’Alternativa C’è), membro della Commissione bilancio alla Camera.
“Nonostante le affannose ricerche del comitato cittadino per l’incolumità stradale degli abitanti di Formia e le richieste di accesso agli atti fatte da me all’Anas, non è infatti ancora stato possibile ricostruire tutti i passaggi tecnici che hanno impedito fino ad oggi l’avvio del progetto della Pedemontana e neppure i costi sostenuti dalla pubblica amministrazione. Attualmente – spiega ancora l’On. Trano – l’Anas ha stipulato un contratto quadro con un progettista e la progettazione manca ancora di uno studio preliminare ambientale, di uno studio per la valutazione dell’interesse archeologico, dei controlli di sicurezza e di autorizzazioni e pareri tecnici, urbanistici e ambientali”.
E conclude: “Ho chiesto al ministro Giovannini di fare piena e definitiva luce sulla documentazione finanziaria relativa ai lavori per la realizzazione dell’opera e di appurare chi siano stati i beneficiari delle spese sostenute per la progettazione, le indagini, le prove e i monitoraggi, effettuati. Si tratta di oltre 3 milioni di euro, come da convenzione tra Anas e Regione Lazio del 2008. Oltre a stabilire eventuali responsabilità, occorre però ora anche realizzare davvero la Pedemontana, fondamentale per il sud pontino. E al ministro ho così chiesto di adoperarsi affinché venga impressa la necessaria accelerazione al progetto”.