GAETA – Non è passato inosservato il ricorso al Tar presentato nei giorni scorsi dalla società campana K city contro la decisione del Comune di Gaeta di affidare al precedente concessionario, la cooperativa Blu Gaeta, l’incarico di gestire il servizio della sosta a pagamento per i prossimi sei mesi. L’amministrazione Mitrano ha rivisto la propria decisione che inizialmente affidava l’incarico proprio alla K City di Portici. Il comune di Gaeta sarebbe tornato sui suoi passi dopo che la Filcams della Cgil, temendo per il futuro occupazionale dei 48 lavoratori, di cui 9 diversamente abili, aveva espresso alcune perplessità secondo le quali lo stesso Comando di Polizia Locale aveva si previsto l’istituto della clausola sociale ma non aveva quantificato quanti ausiliari del traffico in servizio per conto della Blue Gaeta sarebbero stati assorbiti dal nuovo concessionario vesuviano.In piu la K city avrebbe proposto un eccessivo ribasso annuo del 15% contro il 2% formalizzato dalla Blue Gaeta.
La Cgil aveva messo nel conto che la K City presentasse ricorso al Tar contro l’aggiudicazione del servizio alla Blu Gaeta. Lo tiene a precisare ora Franco Meschino, l’attivo coordinatore sud Pontino della Cgil che delle questioni sindacali della K City si era occupato quando la società vesuviana aveva vinto l’appalto al Comune di Formia e nelle fasi, sempre delicate, dell’assorbimento delle maestranze ereditate dal precedente concessionario. Il responsabile zonale della Cgil rivela come il sindacato avesse chiesto inutilmente al comune di provvedere in autotutela alla correzione del capitolato che non garantiva la necessaria affidabilità normativa: “La richiesta, come non mai, andava nell’ottica di mettere al riparo gli ausiliari del traffico da polemiche e controversie giudiziarie che puntualmente si sono verificate. Purtroppo il comune di Gaeta non ci ha dato ascolto ed il servizio e, soprattutto, 48 famiglie completamente di Gaeta si trovano nell’incertezza di non poter avere garantito il proprio posto di lavoro. Diciamo questo perché siamo preoccupati perché in caso di accoglimento del suo ricorso la K City non potrebbe garantire il mantenimento degli attuali livelli occupazionali. E se si dovesse verificare questa ipotesi sarebbe una iattura per il già precario quadro occupazionale della città”.
La società campana, attraverso il professor Daniele Marrama firmatario del ricorso al Tar il comune di Gaeta, è stata chiara: nel capitolato di gara non era stata prevista alcuna disposizione che imponesse al futuro aggiudicatario della gara di assumere i precedenti dipendenti e individuasse un numero minimo di ore di servizio. Per la K city infine la Blu Gaeta non è rientrata nella soglia minima per non aver raggiunto i quattro quinti del punteggio disponibile per quanto riguarda l’offerta tecnica ed economica.