LATINA – Il primo a mettere i puntini sulle ‘i’ era stato il Senatore Claudio Fazzone partecipando a Latina ad un vertice con il rinnovato gruppo consiliare di Forza Italia al consiglio comunale del comune capuologo: nessun accordo con il rieletto sindaco Damiano Coletta ma neanche il tentativo, “irresponsabile”, di meditare di fare ricorso alle urne. La posizione di Forza Italia era stata chiara: nessun inciucio con la coalizione Civica-Pd che, pur contribuendo alla rielezione del sindaco Coletta, non ha la maggioranza politica in consiglio comunale. Paradossalmente questa posizione di forza può vantarla il centro destra che, pur avendo rimediato una sconfitta con il candidato sindaco Vincenzo Zaccheo, ha ottenuto il premio di maggioranza avendo superato il 60% delle preferenze.
La linea politica di Forza Italia, che aveva respinto le avance per beneficiare della presidenza del consiglio pur di garantire un po’ di ossigeno all’anatra zoppa di Coletta, è stata condivisa dal resto della coalizione che aveva sostenuto la candidatura a sindaco di Vincenzo Zaccheo. Il centrodestra di Latina si è riunito mercoledì pomeriggio presso la sede provinciale di Fratelli d’Italia alla presenza dei coordinatori regionali di Fdi e Lega, Paolo Trancassini e Claudio Durigon, e di quelli provinciali di Fratelli d’Italia, Forza Italia e dell’Udc, Nicola Calandrini, Alessandro Calvi e Giuseppe Di Sangiuliano. Naturalmente c’erano anche il candidato sindaco sconfitto Vincenzo Zaccheo e i consiglieri comunali eletti nelle liste di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Latina nel Cuore.
La riunione ha posto le basi strategiche per dare il via alla seconda amministrazione Coletta, “in cui il centrodestra è maggioranza in grado di rivendicare obiettivi programmatici e ruoli quali la presidenza del Consiglio Comunale e le presidenze di tutte le commissioni”. E lo schieramento di Zaccheo ha ribadito “all’unisono di non voler entrare in alcun modo nella giunta Coletta, né con esponenti diretti né dando indicazioni di personalità esterne. È stato auspicato da tutti che il sindaco rieletto – si legge in un documento congiunto – possa comporre una giunta di alto profilo di figure esclusivamente tecniche e non politiche.
Il vertice ha anche rinnovato l’auspicio, inaugurato come detto da Forza Italia, “di non volere né sfiduciare il sindaco in partenza, né firmare alcun patto di consiliatura”. Insomma il centro destra ha dettato le sue regole: il sindaco Coletta se vuole iniziare la sua seconda consiliatura deve dar corpo ad una Giunta tecnica che non sia affatto condizionata dalla sua coalizione che, dopo l’esito del primo turno, è minoranza in consiglio già convocato per il suo insediamento per il 9 novembre.
Qui Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia,Udc e Latina nel cuore intendono esercitare,invece, un ruolo di indirizzo e di controllo “attuando il programma per il quale è stato votato dalla maggioranza della città, partendo dai punti necessari per rimettere in moto l’economia, favorendo lo sviluppo e l’occupazione”.