LATINA – Primo partito in provincia capace di eleggere ben 20 consiglieri comunali nei 12 comuni chiamati a rinnovare le rispettive amministrazioni il 3 e 4 ottobre scorsi e la cieligina sulla torta è stato l’exploit di Formia con l’approdo nel rinnovato consiglio comunale di tre esponenti e l’elezione a vice sindaco del portavoce cittadino Giovanni Valerio e alla presidenza del consiglio comunale di Pasquale Cardillo Cupo. Lo ha detto il coordinatore provinciale di Fratelli d’Italia Nicola Calandrini nella sua relazione con cui ha inaugurato in video conferenza il coordinamento provinciale del partito cui hanno partecipato per la prima volta i nuovi componenti: Michele Nasso (Latina), Luigi Vocella (Fondi) e Vincenzo Fedele (Minturno).
Il parlamentino provinciale di Fdi ha dovuto effettuare un’analisi sul recente voto amministrativo in cui non sono mancate alcune delusioni rispetto ai risultati sui taluni candidati sindaci “e sicuramente in alcuni contesti – hanno osservato subito il Senatore Calandrini – abbiamo pagato il fatto di non essere uniti come centrodestra”. Al comune di Latina Fdi ha ottenuto il 15% dei consensi “solo a Roma e Novara Fratelli d’Italia abbiamo ottenuto percentuali maggiori, il che dimostra il forte consenso del partito di Giorgia Meloni in questo territorio”. Fratelli d’Italia ha confermato essere primo partito a Cisterna, a Minturno la coalizione di Pino D’Amici ha eletto due consiglieri e ha portato a casa il 25% come coalizione, a Sezze il risultato è stato storico con la coalizione che ha ottenuto il 20% eleggendo un consigliere oltre al candidato sindaco di centrodestra. Anche a Itri tre consiglieri, tra cui il vicesindaco Elena Palazzo, così come sono state messe alcune bandierine anche anche a Pontinia e Castelforte.
“Questo dimostra che abbiamo ottenuto un risultato lusinghiero che pone le basi per un’ulteriore crescita futura – ha aggiunto il Senatore Calandrini – Contiamo di proseguire il radicamento di Fratelli d’Italia e la crescita della classe dirigente riorganizzando il partito in dipartimenti tematici e territoriali. Siamo già al lavoro per i prossimi appuntamenti, che saranno le elezioni provinciali e successivamente le elezioni amministrative del 2022, in cui bisognerà fare gioco di squadra. Vedo un futuro roseo per il partito”.
“Il risultato delle elezioni amministrative – ha aggiunto l’eurodeputato ed ex sindaco di Terracina Nicola Procaccini – sarà una lezione per il futuro, abbiamo pagato il fatto di aver scelto alcuni candidati all’ultimo minuto e questo non dovrà più ripetersi. Su ogni territorio dobbiamo lavorare con la classe dirigente per arrivare pronti all’appuntamento. Fratelli d’Italia ha il vento a favore, non solo è il primo partito del centrodestra ma anche il primo partito della nazione, abbiamo un’occasione storica a cui non possiamo rinunciare”.
“I risultati ottenuti indicano che la classe dirigente di Fratelli d’Italia ci ha messo del suo, ha dimostrato che sa stare tra la gente e per la gente – ha sottolineato il viceportavoce regionale Enrico Tiero -. Abbiamo ribaltato il quadro della forza del centrodestra sul territorio e ci siamo affermati in contesti dove fino a poco tempo fa non esistevamo. In molti comuni, a Latina, Formia, Cisterna e Itri abbiamo nel nostro partito i consiglieri comunali più votati. Sono orgoglioso di questa classe dirigente che dobbiamo tenerci stretta. Ora dobbiamo riconfermare la nostra leadership alle prossime elezioni provinciali”.
Il Senatore Calandrini domenica mattina, unitamente al coordinatore provinciale di Forza Italia (Alessandro Calvi), al commissario pontino della Lega (Gianfranco Rufa), al vice coordinatore regionale del partito di Giorgia Meloni e naturalmente al candidato sindaco sconfitto Vincenzo Zaccheo, ha lanciato un autentico ultimatum al rieletto sindaco di Latina: il centro destra, maggioranza nel rinnovato consiglio comunale eletto il 3 e 4 ottobre scorsi, potrà garantire la partenza della seconda consiliatura del sindaco cardiologo capuologo solo se da lui arriverà la comunicazione di varare una Giunta tecnica.
In sintesi solo “nominerà assessori di alto profilo tecnico, escludendo la presenza di personalità di caratura politica e/o già bocciate dalla città nelle recenti elezioni.” Questo appello è scaturito da un lungo vertice di coalizione che ha ospitato la sede della federazione pontina di Fratelli d’Italia . E’ stato tracciato un bilancio sui diversi incontri sollecitati dal sindaco Coletta che, alla vigilia dell’insediamento del consiglio comunale in programma martedì mattina, ha sul tappeto politicamente non trascurabile. La sua maggioranza – Latina Bene comune ed il Pd – è un’anatra zoppa. Non può volare perché il centro destra, conquistando il 60% dei voti di lista, ha incassato al termine del primo turno il premio di maggioranza. Punto
Al sindaco Coletta nei diversi incontri organizzati presso il comune di Latina il comune aveva chiesto come manna discesa dal cielo la formazione di una Giunta tecnica . E solo successivamente la coalizione che aveva sostenuto il candidato Zaccheo avrebbe presentato una Road Map con alcuni e selezionati punti programmatici. Entro martedì mattina arriverà questo foglio A/4 su cui saranno appuntati i nomi degli assessori tecnici sollecitati dal centro destra? Questo diktat è un nodo che dovrà sciogliere il solo sindaco Coletta ? I coordinatori Calvi, Calandrini ed il commissario-Senatore Rufa e l’Onorevole Zaccheo hanno fatto sapere in una nota ufficiale di restare “a disposizione per lavorare per la realizzazione dei punti strategici per il bene della città e nel solo esclusivo interesse di Latina, a cominciare dall’approvazione dello schema di bilancio 2022”
Un fatto è certo. Il centro destra, verso una possibile rottura, ha i numeri, “in quanto maggioranza”, per eleggere il nuovo presidente della rinnovata assemblea consiliare di piazza del Popolo. Di sicuro il nome che sarà presentato alla coalizione del sindaco Coletta non sarà quello dell’ex candidato Zccheo. L’ex sindaco, dopo i dovuti ringraziamenti, inteden continuare “a dare il suo contributo nella vita amministrativa della città in virtù della sua lunga e intensa esperienza politica”.Che si vada verso una possibile rottura e ad un’azione di logoramento politico il vertice domenicale l’ha annunciato . Saranno richieste sedute consiliare monotematiche “per sottoporre all’attenzione dell’amministrazione e della città temi cruciali per lo sviluppo del territorio”.