FORMIA – Anche il nome di una persona di Formia, Salvatore Ferrara, figura nell’elenco dei 33 arrestati dalla Dda di Salerno (gli indagati sono complessivamente 72) per un vasto giro di scommesse illegali che avrebbe fruttato negli ultimi due anni ben cinque miliardi di euro. Secondo gli inquirenti molte delle persone destinatarie degli altrettanti provvedimenti cautelari e notificati dai Carabinieri sarebbero legate al clan dei Casalesi nell’ambito di una indagine della Dda su un vasto giro di giochi e scommesse illegali esteso, oltre che in mezza Italia, anche a Panama, Romania e Malta.
Gli inquirenti hanno sequestrato in via preventiva, su richiesta dell’autorita’ giudiziaria, anche undici siti web e due societa’, la Europartner e la cooperativa Iocosa Ludum,entrambe con sede legale a Mercato San Severino, in provincia di Salerno – e tre milioni di euro, ritenuto provento delle attivita’ illecite, riconducibili a Luigi Giuseppe Cirillo, figlio del defunto boss calabrese di Sibari, e ad altre persone ritenute dagli investigatori suoi prestanome.
I reati ipotizzati dalla Dda sono decisamente gravi: associazione per delinquere finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, autoriciclaggio. Per alcuni reati è scattata anche l’aggravante per aver commesso il fatto per agevolare il clan dei Casalesi. Ma a chi rispondevano le persone coinvolte in questa operazione della Dda? Nell’ordinanza cautelare Cirillo viene ritenuto capo e promotore di questo sodalizio criminale. E’ accusato di aver costituito una vera e propria holding dedita al gaming on fine illecito sul territorio nazionale ed estero, avvalendosi anche dei legami con i vertici dei Casalesi. Nella ricostruzione fatta propria dal giudice, Cirillo si serviva di un sistema di gestione ed amministrazione telematico ideato nei primi anni 2000.
Inoltre ne avrebbe nel tempo incrementato notevolmente le potenzialità e la diffusione, utilizzando le ragguardevoli competenze nel settore tecnico-informatico di uno dei componenti del gruppo grazie ad una community di gioco fatta di diversi milioni di giocatori diffusi in tutto il mondo. Gli scommettitori della piattaforma messa a disposizione, potevano giocare online l’uno contro l’altro a distanza di migliaia di chilometri e senza alcun vincolo di tempo e luogo.
(In copertina, foto di repertorio)