FORMIA – “Persona di estrema fiducia, competenza e professionalità che proviene dalle esperienze vissute nelle pubbliche amministrazioni. Dotato di una preparazione teorico-pratica maturata nell’ambito dei Lavori Pubblici, andrà a gestire un settore che ha urgente bisogno di un forte potenziamento e di una crescita importante per una città come Formia che vuole offrire ai cittadini i migliori servizi sulla realizzazione e la manutenzione delle strade, nonché per tutte le fasi di progettazione e pianificazione dei lavori sul territorio”.Queste belle e significative parole sono state pronunciate soltanto il 12 gennaio scorso dal sindaco di Formia Gianluca Taddeo.
Erano rivolte all’ingegnere salernitano di 54 anni Giovanni Falco che, funzionario del genio civile Civile della Regione Lazio, aveva convinto il sindaco forzista di Formia ad essere assunto dal 1 febbraio, martedì, alla guida della ripartizione Lavori Pubblici del Comune. E invece il mese inizierà come è terminato quello di gennaio: senza alcuna dirigenza. Semplicemente perché l’ingegner Falco ha rinunciato al prestigioso incarico, della durata di tre anni, ufficialmente “per sopraggiunti ed inderogabili motivi personali”. Queste motivazioni il professionista campano le aveva specificate in una lettera al sindaco Taddeo che, inviata sabato, è stata protocollata nell’ultimo giorno utile, lunedì 31 gennaio. Eppure due giorni prima a facilitare il compito del Comune per l’affidamento della responsabilità della strategica ripartuzione delle Opere Pubbliche era stato anche il datore di lavoro di Falco: la direzione Affari istituzionali e personale della Regione Lazio aveva concesso all’alto funzionario l’aspettativa “senza assegni per tutta la durata dell’incarico” al Comune di Formia.
In due giorni sono sopraggiunti “inderogabili motivi personali” che hanno costretto Falco a rinunciare all’incarico formiano? Questa motivazione campeggia nel decreto numero 4 con cui il sindaco ha revocato il suo precedente provvedimento, dell’11 gennaio scorso, con cui nominava Falco al termine di una laboriosissima selezione fiduciaria indetta ai sensi dell’articolo 110 del decreto legislativo 267/2000. Il sindaco Taddeo evidenziava nell’accertamento valutativo del nuovo dirigente del settore Opere Pubbliche, ormai ex, oltre al “percorso di studio e culturale conseguito”, l’esperienza maturata da Falco, “l’attitudine alle funzioni dirigenziali in ambito pubblico e le capacità gestionali ed organizzative” . Dirigente di prima fascia nell’area di supporto all’ufficio speciale di ricostruzione per l’attuazione di interventi finalizzati alla mitigazione del rischio idraulico e idrogeologico dei Comuni del cratere (sisma 2016), Falco ha prestato servizio presso il comune di Roma ma vanta un precedente negativo con Formia. E questo precedente sarebbe sullo sfondo della sua sofferta rinuncia.
Il funzionario del Genio Civile finì anch’egli (unitamente ad altri tre colleghi della Regione Lazio) nella delicatissima inchiesta della Procura della Repubblica di Cassino sulla discussa riconversione dell’ex colonia “Federico Di Donato” nel quartiere medioevale di Castellone che registrò il 25 gennaio 2017 il sequestro dello storico immobile e conobbe risvolti di natura patrimoniale ed economica. Il Gup Domenico Di Croce rinviò a giudizio le otto persone indagate dal procuratore capo di Cassino Luciano D’Emmanuele e dal Sostituto Procuratore Alfredo Mattei con le ipotesi di reato di frode nelle pubbliche forniture, falsità ideologica e truffa aggravata ai danni di un ente pubblico . La vicenda processuale è terminata di recente con la prescrizione per molti degli imputati con la contrastata decisione del Tribunale di restituire al comune la disponibilità dello storico immobile, poi concesso in comodato d’uso all’Ipab della Santissima Annunziata.
Tutto bene dunque? Apparentemente. Bisogna risalire all’11 maggio 2018, a poco più di un mese dalle elezioni amministrative che incoronarono la professoressa Paola Villa. L’allora commissario Prefettizio del comune di Formia Maurizio Valiante per i discussi e mai terminati lavori di recupero dell’ex colonia Di Donato – peraltro sotto sequestro penale dal gennaio 2017 – decise di costituirsi parte civile nell’udienza preliminare in programma nei giorni successivi in cui sarebbero stati imputati otto tra imprenditori e dirigenti della Regione e dell’Ipab della Santissima Annunziata.
Tra questi l’ingegner Giovanni Falco e altri due funzioni della Regione Lazio, Erasmo Valente, Andrea Fumi e Giorgio Maggi. Il procedimento penale è stato travolto dalla prescrizione, la delibera commissariale del dottor Valiante è tuttora in piedi, in vigore e l’amministrazione Taddeo ha dovuto assecondare i suoi desiderata a quelli del dirigente appena nominato semplicemente la costituzione di parte civile non si esaurisce con la sfera penale ma trasferisce la sua efficacia sul piano civile e risarcitorio. E davanti il Tribunale di Cassino è tuttora pendente un analogo procedimento in cui l’ingegner Falco è formalmente nel mirino del suo nuovo datore di lavoro. Da qui la decisione di fermare le bocce e di evitare un maxi corto circuito con risvolti non tanto penali quanto erariali.
Ma l’amministrazione Taddeo è stata consigliata di evitare di nominare Falco? Molti giurano di sì ma qualche suggerimento bonario non sarebbe stato accolto solo – si vocifera – per far fronte alla necessità di dare una guida a tutti i costi ai due settori dell’area tecnica che, nonostante tutto, restano senza alcun timoniere per buona pace dell’ottimistica assessore ai Lavori Pubblici Eleonora Zangrillo. Sono trascorsi quattro mesi dalla conclusione delle elezioni amministrative è la situazione per la gestione dei due settori è la stessa – forse anche peggiorata – ereditata dal commissario Prefettizio Silvana Tizzano.
Il Prefetto napoletano prima del voto di ottobre aveva promosso una selezione per permettere alla politica di avere i candidati (furono 9) e scegliere senza alcun problema.
Il 26 novembre i termini sono stati (a sorpresa) riaperti dall’amministrazione Taddeo ed il 6 dicembre, al termine della scadenza del secondo termine, i candidati salirono a venti che vennero convocati il 21 dicembre per un colloquio di venti minuti ciascuno da parte del sindaco di Formia. Chi si attendeva una nomina negli ultimi giorni del 2021 dovette ricredersi: il primo cittadino prorogò le funzioni agli atti dirigenti sino al 31 gennaio 2022, cioè sino a luneddì, in attesa di sciogliere le sue riserve che non sono state di natura professionale ma inizialmente politica.
Ora la situazione si è decisamente complicata. Falco ha deciso di non venire più a Formia nonostante la sua assessore di rifermento, Eleonora Zangrillo, ed il sindaco Taddeo hanno definito il professionista di Salerno “una persona di estrema fiducia, competenza e professionalità”.
Dopo la prima nomina di Falco tutti gli addetti ai lavori davano per scontato la scelta del nuovo dirigente del settore urbanistica nella figura dell’ingegnere Pianese Bonaventura, attuale responsabile dell’analogo settore del comune di Fondi. Anche questa nomina ha subito un blocco ed è probabile che a non concedere il nulla osta a Pianese possa essere stata la sua amministrazione di riferimento, quella del sindaco Beniamino Maschietto.
Le ripartizioni Lavori Pubblici e Urbanistica potrebbero avere un unico ed maxi dirigente? E’ un ipotesi. Non è un ipotesi la circostanza che altre e minori figure professionali arrivino dallo stesso Ente, il Consorzio Industriale del sud pontino. Con il decreto numero 2 il 28 gennaio scorso il sindaco Taddeo ha nominato l’ingegnere Simone Petruccelli quale “esperto di gestione di opere pubbliche”. Prenderà servizio martedì 1 febbraio e sarà operativo per 12 mesi con un lauto salario accessorio (oltre allo stipendio) di 7000 euro annui. Petruccelli si era classificato secondo al termine di una selezione promossa dall’ex sindaco Villa. Il primo rinunciò e ora il sindaco Taddeo ha chiamato il secondo che al Consorzio Industriale aveva preso il posto dell‘ingegnere ambientale Claudio Filosa, anche in forza da qualche tempo nella ripartizione Opere Pubbliche. Il Consorzio Industriale del sud-pontino è stato assorbito da quello regionale ed il comune di Formia è diventato la sua preferita succursale?