Mercati finanziari: quali asset monitorare nei prossimi mesi?

Economia

ECONOMIA – Il primo mese di contrattazione del nuovo anno per i mercati finanziari è giunto ormai al termine e i risultati conseguiti sulla maggior parte delle piazze di scambio non sono stati all’altezza delle aspettative. Tutte le incognite intraviste, e messe momentaneamente sotto il tappeto, nel corso del 2021 si sono materializzate all’improvviso, causando un forte incremento di volatilità. Secondo diversi analisti si tratta di uno scenario che probabilmente accompagnerà gli investitori almeno fino a quando non si avrà una visione più chiara riguardo l’operatività delle Banche Centrali nell’immediato futuro.

In tale circostanza, quindi, il timing potrebbe assumere un ruolo predominante rispetto l’asset allocation: un’eventualità che premierebbe la speculazione piuttosto che le strategie di portafoglio statiche. Sulla base di queste considerazioni Investireinborsa.net, portale attivo nella formazione sui mercati, ha elaborato una guida operativa, per offrire un supporto a tutti quei risparmiatori sprovvisti delle competenze per attuare un approccio di breve termine sui vari strumenti finanziari.

La strumentazione per attuare una strategia di trading

Uno stile di investimento di questo tipo è ideale per riuscire ad individuare spunti operativi con una certa frequenza, indipendentemente dalla tendenza in atto sui vari asset da monitorare. Infatti, tenendo presente che il reddito fisso offre dei rendimenti non idonei a preservare i risparmi dall’erosione dell’inflazione, osservata attualmente nelle economie più importanti a livello globale e che gli asset di rischio hanno valutazioni abbastanza elevate, può risultare efficace negoziare su scansioni temporali molto ridotte, sfruttando anche le opportunità che si celano dietro il deprezzamento di un sottostante.

Naturalmente, per implementare un tale modus operandi, come evidenziano gli esperti di Investireinborsa.net, sono necessarie specifiche funzionalità: un’interfaccia grafica -per analizzare i prezzi degli asset trattati-; la leva finanziaria -per aumentare la size di un trade e abbassare il time frame di riferimento-; lo short selling -per estrarre valore dalle tendenze al ribasso di uno strumento finanziario-.

Fra le tante soluzioni operative quella che rappresenta la miglior sintesi tra qualità dei servizi e un basso costo commissionale è offerta dai broker online, particolari intermediari che operano sulle piazze over the counter. L’aspetto più interessante di questo canale di accesso al mercato consiste nella possibilità di negoziare in qualsiasi luogo ci si trovi, in quanto è richiesta esclusivamente la presenza di un personal computer ed una connessione ad internet. Inoltre la sottoscrizione del rapporto è estremamente semplice e può essere espletata completamente via web. Ovviamente la scelta dell’investitore, nella selezione dell’intermediario a cui rivolgersi, deve ricadere su una società in possesso delle licenze rilasciate dalle Autorità di Vigilanza, per godere di tutte le forme di tutela previste dalla normativa.

Quali vantaggi offrono gli intermediari over the counter

I broker online, come già anticipato, non richiedono spese per l’apertura e il mantenimento di un conto trading e la piattaforma rilasciata, equipaggiata con le funzionalità descritte in precedenza, è egualmente gratuita. Inoltre il capitale richiesto, per iniziare ad operare, è molto basso così da permettere a chiunque di mettere in atto un’operatività di questo tipo. Ma è ancora più importante il fatto che si possa utilizzare il tool di investimento senza aver depositato alcuna somma, in modalità demo, al fine di prendere confidenza con tutte le funzionalità dell’intermediario e per testare le strategie di trading.

Gli strumenti finanziari, presenti nel catalogo prodotti dei broker online, sono molteplici e coprono la quasi totalità degli asset negoziabili in borsa. Ciò è reso possibile dalla compravendita dei Contratti per Differenza, particolari derivati che replicano il prezzo di un sottostante e che consentono l’uso della leva finanziaria e della vendita allo scoperto. Nel caso l’intermediario funga anche da market maker non sono previste commissioni di negoziazione, in quanto le stesse sono sostituite da uno spread, applicato tra la miglior quotazione in acquisto e la la migliore in vendita del CFD.