FORMIA – Quattro mesi andati in fumo. E’ il lasso di tempo che la nuova Amministrazione comunale ha sprecato nominando soltanto in questi giorni l’architetto Giuseppe Caramanica quale nuovo responsabile del settore Opere pubbliche dell’ente. Il 52enne architetto di Penitro poteva assumere l’incarico di guida dell’importante ripartizione tecnica già nei giorni successivi la vittoria del sindaco Gianluca Taddeo alle amministrative del 17 e 18 ottobre scorsi. Caramanica aveva legittimamente partecipato alla prima selezione promossa dal commissario Prefettizio del comune di Formia Silvana Tizzano per attribuire l’incarico di dirigente delle due aree tecniche (Lavori Pubblici e Urbanistica) dell’ente.
La scelta dell’ex altissimo funzionario del Viminale fu adottata per permettere con grande buonsenso e responsabilità alla politica e,dunque, al vincitore delle ultime elezioni amministrative di avere una “rosa” di nomi cui attingere per rimettere in moto quella parte dell’apparato del comune. Quello di Caramanica fu un nome che campeggiava in quel primo elenco ma il neo sindaco di Formia Taddeo decise, forse non soddisfatto della caratura e dei curricula dei partecipanti all’avviso della dottoressa Tizzano, di riaprire i termini. Fu anche questa una decisione legittima ma per certi versi infruttuosa ed inconcludente.
Il sindaco Taddeo scelse,dopo due mesi, un eccellente dirigente del Genio Civile della Regione Lazio, Giovanni Falco, ma il professionista salernitano due giorni prima (a fine gennaio) di prendere servizio rinunciò all’incarico triennale ufficialmente per gli immancabili motivi personali. Fondamentale fu invece la costituzione di parte civile ancora pendente del comune per la vicenda del recupero urbanistico dell’ex Colonia di Donato. Falco fu, in effetti, uno dei dirigenti della Regione nel 2017 a ricevere un’informazione di garanzia, costretto ad affrontare un processo penale che si è concluso con un nulla di fatto soltanto per la sopraggiunta prescrizione.La costituzione di parte civile si è trasferita sul piano civilistico e Falco dovette alzare bandiera bianca.
La nomina di Caramanica a capo dei Lavori Pubblici per i prossimi tre anni,in effetti, è arrivata con quattro anni di ritardo. Caramanica nel 2018 era un funzionario della stessa ripartizione e partecipò alla selezione del neo sindaco Paola Villa che optò per un’altra scelta,quella dell’architetto Annunziata Lanzillotta proveniente dal comune di Latina. Caramanica capì per primo che l’aria stava cambiando e, diminuendo gli incarichi (sempre molto generosi sul piano economico) di Rup, responsabile unico del procedimento, decise di rimanere sì dipendente del comune di Formia (vi lavora dal 1998) partecipando con successo alla selezione dell’allora sindaco di Itri Antonio Fargiorgio per guidare l’area tecnica del comune aurunco.
Politicamente vicinissimo alle posizioni di Forza Italia, anche i rapporti tra Caramanica ed il neo sindaco di Itri Giovanni Agresti non sarebbero stato idilliaci negli ultimi tempi. Soprattutto nel momento in cui Forza Italia, determinante sul piano elettorale per il ritorno (lo scorso ottobre) di Agresti a guidare il comune di Itri, ha deciso quindici giorni fa di lasciare la maggioranza consiliare al comune di Itri e di “riabbracciare” l’avvocato Fargiorgio che nel maggio 2021 aveva frettolosamente sfiduciato. Capita.
Un fatto è certo. La nomina di Caramanica ha avuto due illustri sponsor politici: l’assessore al ramo Eleonora Zangrillo e soprattutto l’ormai ex presidente del Consorzio Industriale del sud pontino Salvatore Forte, ora componente del consiglio direttivo del neonato consorzio industriale della Regione Lazio.
Caramanica prenderà servizio il 28 febbraio quale nuovo dirigente delle Opere Pubbliche del comune ma è probabile – a meno di possibili ripensamenti da parte del sindaco Taddeo – possa avere ora anche l’interim della ripartizione Urbanistica dello stesso comune, attualmente ad appannaggio della responsabile del settore sviluppo economico Tiziana Livornese. Appare improbabile, infatti, che il sindaco Taddeo possa nominare nel corso della prossima settimana il dirigente del settore Urbanistica. La rosa dei possibili pretendenti aveva diverse e importanti opzioni professionali che alla distanza sono state scartate per le vicissitudini giudiziarie che stanno interessando gli stessi candidati partecipanti alle selezioni promosse dal commissario Prefettizio Tizzano prima e dal sindaco Taddeo poi. Alcuni di loro hanno rinunciato a venire a lavorare al comune di Formia che non appare più appetibile come un tempo.