GAETA – “I partiti tradizionali stanno utilizzando le liste civiche come se fossero delle maschere di Carnevale. A Gaeta c’è forse troppo politica ma nessuno più vuole assumersi le dovute responsabilità davanti agli elettori. Noi ci mettiamo la faccia e lo dimostreremo alle prossime elezioni amministrative di maggio”. Raffaele Trano con questa premessa ha assicurato che sulla scheda elettorale del Comune di Gaeta sarà stampato un simbolo di un partito nazionale che, insieme a Fratelli d’Italia e “forse più di Fdi”, “è l’unica forza d’opposizione a questo governo del tutti insieme appassionatamente”. L’occasione è stata la conferenza stampa, molto attesa, per la presentazione del quarto candidato a sindaco (dopo le sfide elettorali di Cristian Leccese, Sabina Mitrano e Silvio D’Amante) che vuole contribuire, a “modo mio”, a far voltare pagina al decennio del Mitranismo.
L’ex presidente della Commissione Finanze di Montecitorio ha precisato che sulla scheda elettorale di sicuro sarà stampato il logo di Alternativa Gaeta. E’ figlia della parlamentare “Alternativa C’è” che, nonostante la sua giovane età (“esistiamo da quattro mesi ma siamo già sufficientemente adulti in Parlamento e presenti già in diverse realtà italiane”), vuole togliersi non poche soddisfazioni nel prossimo voto amministrativo di Gaeta. Con un obiettivo… dimostrare che “al di là delle luci e delle lucette e delle facili apparenze c’è un’altra città che si fa finta di non vedere” Trano simbolicamente ha deciso di sedersi al centro tra i due ideatori di un progetto che, chiamandosi “Transizione Popolare” , punta su un volto che rappresenta l’espressione di una vera gaetanità. L’ideatore è Luigi Zazzaro, l’ex assessore all’urbanistica in carica nella Giunta di centrodestra dal 2002 al 2007 guidata dall’azzurro Massimo Magliozzi. L’aspirante primo cittadino è il vulcanico imprenditore edile, Antonio Salone, sposato e padre di sei figli che “si è fatto da solo senza l’aiuto di nessuno”. Anche Salone un precedente amministrativo può vantarlo: è stato assessore all’ambiente, sport e servizi sociali nella parte conclusiva della consiliatura di Antonio Raimondi nel 2011 e nel 2012. In dieci anni è passata tant’acqua sotto i ponti della politica di Gaeta, città in cui – ha subito attaccato Salone – si è “affermato un sistema politico clientelare imposto altrove”.
Salone è convinto – e l’ha sottolineato nei suoi diversi interventi durante la conferenza stampa ospitato presso lo studio dell’Onorevole Trano – che durante questo decennio “molta polvere è stata messa sotto il tappeto”. In questa prospettiva ha anticipato alcune delle sue linee guida del programma pronto ad applicare qualora venisse eletto alla successione di Mitrano: “Sono convinto che non si possono celebrare le nozze con i figli secchi. Pertanto sarà fondamentale – ha subito esordito Salone – necessaria verifica dei conti del Comune di Gaeta. In particolare i debiti accumulati e quelli fuori bilancio, nonché un controllo sui crediti di dubbia esigibilità. Verranno messi sotto la lente di ingrandimento gli appalti, quelli in essere e quelli ancora da assegnare. Ovviamente andrà rivista anche la gestione degli enti direttamente collegati al Comune, a cominciare dal Distretto socio- sanitario”.
In tema di priorità Salone auspica il ritorno alla gestione pubblica dei servizi essenziali, a partire dai rifiuti. “Gaeta è sporca in molti punti, specie nel centro storico. Saranno ripristinati tutti i servizi previsti dal capitolato d’appalto ma che in realtà non si svolgono secondo la cadenza prevista. La gestione, se toccherà a me decidere, sarà affidata alla “Gaeta servizi”, azienda ad hoc che sarà creata appositamente per riportare i servizi di manutenzione a standard qualitativi ed economici accettabili. Una città pulita ed accogliente è un biglietto da visita fondamentale per l’economia turistica”.
Dialetticamente rivoluzionario è sembrato essere con il suo stretto gaetano fortemente napoletanizzato Luigi Zazzaro: “Bisogna cambiare tutto a Gaeta, una città bellissima ma da anni amministrata con un sistema feudale”. Raffaele Trano ha rivelato di essere stato anch’egli invitato a candidarsi a sindaco, preferendo poi terminare il primo mandato da parlamentare in scadenza nel febbraio 2023. Ha garantito che Salone avrà il totale ed incondizionato appoggio dei gruppi di Alternativa C’è alla Camera e al Senato: “E’ il minimo che posso garantire nei confronti di due amici davvero generosi. Noi ci stiamo mettendo la faccia e questo a Gaeta è già un risultato da incorniciare”.
Trano infine ha solidarizzato con il direttivo della Lega che si è autosospeso dopo aver ricevuto il diktat a sostenere “la coalizione del Senatore Fazzone”: “Non potrò mai dimenticare il volto sofferente e sofferto di Vittorio Ciaramaglia nella conferenza stampa di venerdì. Avrebbe meritato ben altro trattamento ma a Gaeta succede questo ed altro… Purtroppo”.
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