CASSINO – Dopo l’annuncio shock nell’ultima udienza di un mese fa secondo il quale l’ex Comandante della Stazione dei Carabinieri di Arce Franco Mottola è indagato dalla Procura di Napoli Nord per possesso di otto foto con un contenuto pedopornografico, riprende oggi davanti la Corte d’Assise del Tribunale il processo per la misteriosa morte di Serena Mollicone.
Il dibattimento potrebbe effettuare una sorta di giro di boa perché dopo quasi un anno sarà, di fatto, ultimato l’esame della chilometrica lista testi presentata dai magistrati che hanno chiesto ed ottenuto il processo per Franco, Annamaria e Marco Mottola, per l’appuntato Francesco Suprano e per il luogotenente Vincenzo Quatrale. I pm Beatrice Siravo e Carmen Fusco interrogheranno tre persone che sarebbero state sentite e avvicinate dai Carabinieri il giorno della scomparsa ed uccisione di Serena Mollicone il 1 giugno 2001.
I nomi di Domenico Fraioli, Francesco Quattrucci e Danilo Tomaselli compaiono sul secondo ordine di servizio dei Carabinieri di Arce che la Procura ritiene falso, falso per localizzare all’esterno della caserma alcuni militari mentre Serena era all’interno aggredita prima ed uccisa poi. Successivamente compariranno i primi quattro testi citati dall’avvocato Dario De Santis, legale di parte civile per conto di Guglielmo ed Antonio Mollicone, rispettivamente il papà deceduto e lo zio di Serena.
Si preannuncia interessante,per esempio, l’audizione di Sonia De Fonseca. Dovrà confermare o meno in aula quanto verbalizzato in alcune sit ai Pm in base alle confidenze fattele da Anna Rita Torriero. La conoscente del brigadiere suicida Santino Tuzi le avrebbe detto quando dichiarato dal militare prima di togliersi la vita e,cioè, di aver visto Serena Mollicone la mattina del 1 giugno di 22 anni entrare nella caserma di Arce e non uscirne più viva. Patrizio Di Folco sarà chiamato a ripercorrere, invece, le ricerche compiute nell’abitazione di Serena prima e dopo il ritrovamento del suo cadavere; mentre Filippa Di Folco e Gino Gabriele dovranno confermare o meno di aver “avvistato” la studentessa la mattina del 1 giugno 2001 rispettivamente ad Arce e ad Isola Liri.
Nell’udienza del 18 febbraio era stato sentito, in qualità di teste, anche l’attuale vice sindaco e assessore alle politiche sociali e all’ambiente del comune di Arce, Sisto Colantonio. All’epoca dei fatti gestiva stretti rapporti amicali e di conoscenza con la famiglia Mottola al punto da partecipare alla festa del 40° compleanno di Annamaria Mottola il 4 maggio 2001, un mese prima del misterioso delitto. L’avvocato Marco Cianfrocca tiene a precisare come Colantonio non sia mai stato titolare – e tantomeno nel 2001 – di alcuna impresa edile e tantomeno non è stato chiamato a deporre in aula relativamente alla disponibilità nella sua auto di una macchina levigatrice per il taglio del marmo.