FONDI – È tornato a riunirsi in presenza il Consiglio comunale di Fondi. In apertura, subito dopo l’appello, il presidente Giulio Mastrobattista ha comunicato all’assemblea l’assenza, per giustificati motivi, dei consiglieri Tiziana Lippa, Sergio Di Manno e Franco Cardinale e degli assessori Santina Trani e Claudio Spagnardi. Tutti i membri della Pubblica Assise, in segno di solidarietà e vicinanza alla popolazione ucraina, hanno indossato, su proposta dell’assessore Sonia Notarberardino, una coccarda gialla e azzurra, gli stessi colori che, dal giorno dell’inizio del conflitto armato, illuminano il Castello di Fondi.
Il terzo punto all’ordine del giorno è stato illustrato dal presidente della commissione Urbanistica Giulio Cesare Di Manno. L’assemblea, prendendo atto dell’atto di indirizzo espresso dalla giunta con apposita delibera, è stata chiamata a prendere atto di due decreti di destinazione a firma del direttore dell’Agenzia nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata e a specificare la finalità di destinazione degli immobili.
Il presidente Di Manno nella disamina ha fornito alcuni dettagli circa la tipologia delle strutture oggetto del decreto: un manufatto in località San Raffaele, da destinare ad attività di carattere sociale, culturale e di pubblica utilità e tre appartamenti nel centro urbano, da destinare ad attività di carattere sociale e, nello specifico, al soddisfacimento dell’edilizia sociale con scorrimento della graduatoria già esistente.
“Voglio sottolineare – ha aggiunto lo stesso – come dietro alla destinazione di questi beni ci sia un lungo iter ma soprattutto un forte messaggio di legalità. Sul tema, e di questo sono molto contento e soddisfatto, c’è stata piena condivisione anche in commissione”.
Il consigliere Francesco Ciccone, nel richiamare la Giornata nazionale della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime delle mafie che ricorre il 21 marzo, ha ricordato i dati nazionali e locali sugli immobili confiscati, destinati e in attesa di destinazione, e letto, a scopo di informazione e sensibilizzazione, un elenco di rivendicazioni dell’Associazione Libera. Lo stesso ha infine chiesto che i dati relativi alla città di Fondi, nel rispetto del principio di trasparenza, fossero resi pubblici sul sito del Comune di Fondi e periodicamente aggiornati.
«A noi le mafie fanno schifo» ha esordito il consigliere Salvatore Venditti, sottolineando l’importanza e la forza del messaggio che il Consiglio e la giunta, insieme, hanno avuto la possibilità di esprimere a due giorni dall’importante ricorrenza. Lo stesso ha inoltre ribadito la rilevanza della delibera che, di fatto, andando oltre meri aspetti tecnici e formali, sancisce la restituzione alla collettività e alla comunità di beni sottratti alla criminalità organizzata. Venditti, nell’auspicare il coinvolgimento della cittadinanza e nel ribadire l’importanza di velocizzare e ottimizzare il processo di riassegnazione degli immobili confiscati, ha citato il procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho.
Il consigliere Luigi Vocella, da parte sua, ha descritto la riassegnazione dei beni confiscati alle mafie come un’eccellenza italiana che rappresenta un esempio emulato al livello internazionale, auspicando la massima collaborazione tra tutti i gruppi consiliari per una corretta ed efficiente gestione degli immobili.
Daniela De Bonis, nell’esprimere soddisfazione per i pareri unanimi, ha ribadito come l’amministrazione stia già mettendo in essere, da tempo, i consigli pervenuti dalla minoranza (per esempio l’utilizzo degli immobili per ospitare centri antiviolenza e case di accoglienza).
Il vice sindaco Vincenzo Carnevale, in chiusura degli interventi, ha replicato alle varie osservazioni sollevate sottolineando come, non solo l’elenco fosse già stato aggiornato sul sito del Comune, ma anche come, su un totale di 28 beni, attualmente ne restino soltanto tre da assegnare con procedure già in fase di espletamento.
Il punto è stato approvato all’unanimità.