GAETA – Il candidato sindaco Cristian Leccese domenica ha censurato in piazza Vincent Capodanno, in occasione dell’acceso confronto con gli altri aspiranti alla carica di Primo Cittadino, l’invio di “migliaia di esposti a cadenza quotidiana, settimanale, mensile e annuale” da parte delle opposizioni per “bloccare tutto e tutti”. Leccese, a causa del momento verbalmente concitato e vibrante, ha esagerato definendo queste iniziative “atteggiamenti criminali e camorristici” nei riguardi dell’amministrazione in carica di cui è l’aspirante erede al sindaco Cosimino Mitrano. A distanza di due giorni soltanto, il candidato sindaco della maggioranza consiliare uscente del comune di Gaeta è approdato, a sorpresa, anch’egli sulla riva dei….contestatori.
Lo si evince da un esposto indirizzato attraverso “una Pec urgente” al commissariato di Polizia di Gaeta. Vi si ravvisa – a suo dire – la violazione dell’articolo 29 della legge 81 del 1993 (quella che introduceva in Italia l’elezione diretta dei Sindaci per intenderci): la mancata dicitura del “committente responsabile” su un fac simile che, diffuso dalla pagina facebook di Gaeta Spia, era di dominio pubblico primancora che finisse sulla rete. Il titolo era tutto un programma, dal forte contenuto ironico, tipico del blog: “Avvisate i collezionisti di santini! Ad una settimana dal voto il lanciatissimo Pasqualino De Simone ha sfornato un autentico pezzo da collezione, un inedito nella storia delle comunali: il primo santino facsmile dichiarato per il voto disgiunto”.
Questo facsimile evidenziava, di fatto, il possibile elemento caratterizzante del voto amministrativo di domenica 12 giugno: il voto disgiunto. In effetti questo facsmile, unitamente ad un altro a nostra disposizione, indica due differenti intenzioni di voto che la legge elettorale prevede: l’indicazione a sostenere la candidata a sindaco Sabina Mitrano, Paola Guglietta (cognata dell’imprenditore Eduardo Accetta) ed il consigliere comunale uscente Davide Speringo. Sono entrambi candidati per la lista “Avantittuta”, una delle otto formazioni civiche presenti nello schieramento elettorale di Cristian Leccese. Naturalmente il candidato a sindaco, considerato l’erede designato dal primo cittadino uscente Mitrano, non ha gradito la divulgazione di questo ‘santino’.
Lo si legge nell’esposto inviato al dirigente pro tempore del commissariato di Polizia di Gaeta Stefano Leccese che ha un’omonimia, per quanto riguarda il cognome, con il candidato sindaco Cristian “Questo materiale (fsc-simile) è stato divulgato a scopo elettorale sui vari canali social, in particolare su whatsapp, ed è tutt’ora in circolazione con il chiaro e dichiarato intento di indurre l’elettore a votare disgiuntamente altro candidato a sindaco di altra coalizione” – ha scritto Leccese. Il quale, assai risentito per un qualcosa che la norma prevede, ha indossato i panni dell’investitore privato. Ha “intervistato” sia la signora Guglietta che il consigliere comunale Speringo che “hanno dichiarato la loro estraneità all’azione elettorale. Di fatto il fac-simile in questione è manchevole dell’indicazione del “committente responsabile della stampa e della divulgazione della pubblicazione di propaganda elettorale, in evidente violazione di quanto disposto dal comma 3 dell’art. 29 L. 25 marzo 1993 n. 81 che la medesima pagina attribuisce al Sig. Pasquale De Simone”.
In effetti questo articolo di legge dispone che “Tutte le pubblicazioni di propaganda elettorale a mezzo di scritti, stampa o fotostampa, radio, televisione, incisione magnetica ed ogni altro mezzo di divulgazione – lo rimarca Leccese nell’esposto alla Polizia – debbono indicare il nome del committente responsabile” cioè colui che commissiona la stampa del materiale e ne è responsabile. Il commissariato di Polizia di Gaeta, insomma, è stato invitato, nonostante i tanti e gravosi problemi della città, a controllare le tipografie, studi grafici e i vassoi di tutte le stampanti operativi sul territorio del comune . Con quale obiettivo? Individuare il committente responsabile della stampa/riproduzione e divulgazione del fac-simile pubblicato sulla pagina facebook “Gaetaspia” riportante la indicazione di voto in favore dei candidati al Consiglio Comunale Speringo, Guglietta oltre che l’invito a barrare il candidato sindaco Prof.ssa Sabina Mitrano.
L’esposto indirizzato al commissario capo Leccese, evidenzia una circostanza. Pasqualino De Simone, ex assessore all’urbanistica della seconda Giunta Mitrano e dunque, vicinissimo al candidato sindaco Cristian Leccese, non è stato mai stato interrogato dal suo potenziale aspirante primo cittadino ad individuare una ragione politica – semmai ci fosse stata – del ricorso al voto disgiunto. Se De Simone non è stato mai smentito, ciò significa che potrebbe avere le sue motivazioni (che erano e restano personali) a perseguire un’iniziativa politico-elettorale prevista dalla stessa legge numero 29, quella del voto disgiunto. Questo deficit di comunicazione (voluto o meno) all’interno dello schieramento del candidato sindaco Leccese ha motivato qualche buontempone a stampare e (far) distribuire, utilizzando la rete, un facsimile orfano della dicitura “committente responsabile” …..Chiudere il recinto, a poche ore dall’apertura delle urne, quando alcuni buoi sono già scappati potrebbe apparire un segnale di debolezza che, grazie al confronto all’interno di uno schieramento, poteva essere evitato
Se Atene piange, Sparta certamente non ride. Turbolenze arrivano anche dal fronte progressista gaetano che da una parte e per la prima volta permette al simbolo del Pd di essere stampato sulla scheda elettorale a favore della professoressa Sabina Mitrano e dall’altra manifesta una palese spaccatura con la candidatura della stessa docente di lettere e quella dell’ex sindaco Pds Silvio D’Amante
Martedì sera in piazza della Libertà a sostenere la professoressa Mitrano è giunto appositamente a Gaeta il segretario regionale del pd Bruno Astorre affiancato nel comizio tenutosi insieme agli ex assessori regionale all’ambiente Angelo Bonelli e Filiberto Zaratti (ora portavoci nazionale e laziale di Europa Verde) dai vertici provinciale del Partito Democratico.
La componente Dem vicina a D’Amante ha inviato ad Astorre una piccante e velenosa lettera aperta: “ Caro Segretario, oggi sei stato a Gaeta per la campagna elettorale della Sig.ra Mitrano, scelta dall’altra parte del Partito locale con criterio opinabile che non ha consentito di svolgere le primarie di coalizione sebbene necessarie e vi fossero tempi e possibilità per organizzarle. La rinuncia alle primarie è in palese contraddizione con quanto da te sempre dichiarato e di cui sei convinto assertore: ‘Percorso centrosinistra ordinato: auspicio primarie’ ed ancora: ‘… Prima la coalizione, poi il programma …e se poi la coalizione sceglierà le primarie questo non sarà un metodo confuso ed antidemocratico. Anzi è democrazia allo stato puro’. Abbiamo subito un abbandono non meritato considerato l’apporto dato con iscritti di indubbia fede. Siamo, comunque, ottimisti e, soprattutto, legati ai colori ed ai valori del nostro Partito e vogliamo considerare questa tornata elettorale – termina la lettera a Bruno Astorre – come se fossero le primarie a noi negate. Noi proseguiamo con rispetto e tanto ci aspettiamo! Cordialmente”.
Se vis pacem, para bellum!