I porti di Anzio e Ventotene per quanto riguarda il Lazio sono stati prescelti dalla Guardia Costiera nazionale per dar vita a “Noi e il Mare”, l’operazione di bonifica dei fondali italiani organizzata per il terzo anno consecutivo nell’ambito del progetto europeo “Clean Sea LIFE” ed in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani che ricorre l’8 giugno. Moltissimi sub dei locali centri di immersione con il supporto della Guardia Costiera sino a domenica si immergeranno in undici regioni costiere per liberare dai rifiuti solidi, plastiche e ogni materiale inquinante porticcioli, aree di interesse naturalistico e archeologico e quelle marine protette come quella, per l’appunto, di Ventotene e di Santo Stefano
L’iniziativa si riconduce idealmente anche alle finalità dell’operazione “Reti fantasma” condotta senza soluzione di continuità dai nuclei sub della Guardia Costiera, che si sono immersi in occasione della Giornata degli oceani per rimuovere le reti da pesca abbandonate su fondali marini, che rappresentano un danno concreto per l’ambiente marino a causa delle micro-particelle sintetiche che si disperdono nonché un pericolo per la sicurezza di sub e bagnanti
“La difesa dell’ambiente marino rappresenta uno degli obiettivi primari della Guardia Costiera italiana – ha sottolineato nell’intervento video allegato il Comandante Cosimo Nicastro, ora portavoce della Guardia Costiera nazionale e qualche anno fa alla guida del compartimento marittimo di Gaeta – Tante sono le professionalità, i mezzi e le tecnologie che la Guardia Costiera mette quotidianamente in campo per tutelare il nostro mare. Alle attività operative, si affianca una costante opera di sensibilizzazione dell’opinione pubblica sui temi ambientali ed è proprio in questa direzione che si inserisce la campagna “ Noi e il mare”, che vede il pieno coinvolgimento della società civile nelle attività di salvaguardia dell’ambiente e, attraverso i grandi quantitativi di rifiuti recuperati, fa comprendere quanto sia determinante l’impatto dell’uomo sulla salute del mare”
Dal 2019, ad oggi, sono oltre 36 le tonnellate di reti fantasma recuperate dalla Guardia Costiera. “Clean Sea LIFE si è formalmente concluso lo scorso anno ma – sottolinea Eleonora de Sabata, portavoce dell’omonimo progetto europeo – continua a vivere grazie alla comunità cresciuta attorno al progetto, che continua a operare senza sosta per la tutela del mare. I sub dei centri immersione e le donne e uomini della Guardia Costiera celebrano nel migliore dei modi la Giornata dell’Oceano: creando una rete umana di cittadini e istituzioni che collaborano per un mare più pulito”.