ITRI – Ma il territorio montano del comune di Itri quest’estate è fruibile da parte di residenti e turisti? Il dilemma non è shakesperiano ma amministrativo e sta facendo litigare il capogruppo consiliare della principale lista di opposizione ed ex sindaco Antonio Fargiorgio e l’attuale primo cittadino Giovanni Agresti. Il pomo della discordia è rappresentato dal contenuto dell’ordinanza numero 17 del 7 giugno, quella che, dal titolo ““Rischio incendi boschivi per l’anno 2022” è stata emessa per prevenire gli incendi estivi, che l’avvocato Fargiorgio fa sapere di condividere.
Ad eccezione del punto 9 dello stesso provvedimento sindacale. L’ex sindaco ma anche gli altri due consiglieri di Itri Facciamo Futuro, Tiziana Ialongo e Vittoria Maggiacomo hanno inoltrato un’interrogazione al sindaco Agresti, al consigliere comunale con delega all’Agricoltura e al responsabile del servizio competente. Questa parte dell’ordinanza numero 17 avrebbe istituto un tassativo divieto in tutte le aree del Comune a rischio di incendi di vegetazione o di incendi boschivi (e/o in aree ad esse immediatamente adiacenti), di “transitare e/o sostare con autoveicoli su viabilità non asfaltata all’interno di aree boscate fatta eccezione per i mezzi di servizio e per le attività silvo-agro-pastorali nel rispetto delle norme e dei regolamenti vigenti”.
L’interpretazione cui è giunto il gruppo di Itri Facciamo Futuro è la seguente: i cittadini e i turisti che, nel periodo 15/06-30/09/2022, “volessero fare un’escursione in montagna o del trekking attraverso percorsi per il cui raggiungimento si rendesse necessario impegnare tratti di strade sterrate (pensiamo alle zone di Campello, Tozze, Trasta…), andrebbero incontro a sicura sanzione amministrativa e pecuniaria da parte delle forze dell’ordine preposte alla tutela del territorio”. L’ex sindaco Fargiorgio hanno chiesto pertanto che “questa disposizione venga espunta dal testo del provvedimento; essa sembra dettata da un clima di generale e generico sospetto, più che da un’azione amministrativa tesa alla realizzazione del benessere psico-fisico dei cittadini”.
L’auspicio è il seguente: “Venga restituita ai cittadini itrani la libertà ed il diritto di fare escursioni in montagna e passeggiate tra i boschi, godendo del nostro spettacolare patrimonio naturalistico, senza avere il timore di essere sanzionati”.
Definire piccante e al vetriolo la risposta del sindaco Giovanni Agresti è riduttivo: “Il testo dell’ordinanza numero del 7 giugno rispecchia in pieno la numero 20 – Prot. 8711 del 17.06.2020, firmata dall’allora Sindaco Antonio Fargiorgio, attualmente capo del Gruppo Consiliare “Itri Facciamo Futuro”. Per l’attuale primo cittadino Agresti la “contestazione è priva di qualunque fondamento morale e politico, in quanto la nuova ordinanza 2022 non fa altro che riportare e riprendere quanto legiferato circa l’argomento dalla precedente Amministrazione”. La conclusione cui giunge il neo sindaco di Itri è una pesantissima levata di scudi nei confronti del suo predecessore: “L’ , ̀ , . . ̀ . ”.