FONDI – Altre sei persone, selezionate facendo scorrere la graduatoria delle borse lavoro, sono entrate in servizio ieri mattina. Potatura del verde pubblico, segnaletica stradale, piccoli lavori di manutenzione e accoglienza al Castello Caetani: queste le principali mansioni che il terzo e ultimo gruppo di borsisti andrà a svolgere per i prossimi sei mesi.
La tipologia di attività lavorativa è stata decisa a seguito di un colloquio conoscitivo grazie al quale gli uffici hanno potuto valorizzare le competenze di ogni persona. Una ragazza laureata in lingue, per esempio, è stata impiegata nel settore turistico, alcuni uomini con capacità manuali si occuperanno di lavori pratici mentre altri beneficiari con titolo di studio attinente lavoreranno negli uffici. Il progetto delle Borse Lavoro è stato possibile grazie alle risorse trasferite dal governo al Comune di Fondi per essere stato zona rossa dal 19 marzo al 14 aprile 2020. I beneficiari, alcuni dei quali hanno già concluso il semestre, sono stati individuati tramite un avviso pubblico che ha richiesto, tra i requisiti necessari, un I.S.E.E. inferiore ai 9.360 euro e la residenza da almeno 10 anni nel Comune di Fondi. Sono stati esclusi i percettori di reddito di cittadinanza con sussidi superiori ai 250 euro, mentre sono state agevolate le persone con invalidità inferiore al 73% idonee all’attività lavorativa.
Le borse lavoro, del valore di 700 euro mensili (importo lordo), hanno durata semestrale e prevedono un’attività lavorativa di 20 ore settimanali.
«Dopo la prima esperienza positiva – commentano il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto e l’assessore ai Servizi Sociali Sonia Notarberardino – che ci ha dato la possibilità di far lavorare concretamente ben 36 persone, suddivise in due gruppi da 18, siamo riusciti a far scorrere la graduatoria e ad impiegare ulteriori 6 unità lavorative spendendo fino all’ultimo centesimo disponibile e dando la possibilità a giovani e meno giovani di fare esperienza e guadagnare un discreto stipendio con attività utili alla collettività».