ATTUALITA’ – L’innovazione tecnologica è ormai centrale nello sviluppo economico e sociale dei territori e proprio per questo motivo gli enti locali si stanno impegnando sempre di più al fine di adottare soluzioni che possano favorire la digitalizzazione a più livelli. Si muove su questo percorso anche l’Agenda Digitale del Lazio 2022-2026, un documento frutto di un attento lavoro di programmazione, ma anche di osservazioni e integrazioni raccolte durante gli incontri svoltisi nelle sedi delle Camere di Commercio provinciali. Di cosa si tratta e cosa include l’Agenda?
Infrastrutture, cybersecurity e molto altro: gli obiettivi dell’Agenda Digitale
L’Agenda Digitale del Lazio è stata redatta tenendo conto dell’orizzone programmatico degli investimenti del PNRR, il Piano Nazione di Ripresa e Resilienza, che al suo interno include proprio risorse destinate alla digitalizzazione della Pubblica Amministrazione e non solo. L’Agenda si rivolge nello specifico a cittadini, imprese ed enti locali, puntando l’attenzione su cinque macro-aree strategiche:
- infrastrutture abilitanti;
- cybersecurity;
- cultura digitale e competenze digitali delle persone;
- accessibilità alla tecnologia;
- design dei servizi e delle relazioni: fruibilità dei servizi e semplificazione dei processi.
In questi ambiti si muovono numerosi progetti finalizzati, per esempio, alla formazione per lo sviluppo di competenze digitali all’interno delle scuole o all’utilizzo di luoghi di aggregazione per gli anziani come punti di facilitazione digitale, ma non mancano approcci innovativi per la valorizzazione del territorio, come nel caso delle mappe cartografiche arricchite di punti di rilievo naturale, culturale e turistico.
In sostanza, come spiegato dall’assessore regionale allo Sviluppo Economico Paolo Orneli, con la Nuova Agenda Digitale del Lazio si lavora nell’ottica di costruire un modello di sviluppo “più inclusivo e sostenibile”, che avvalendosi dei fondi messi a disposizione dell’Unione Europea per il periodo 2021-2027 punta non solo a far ripartire la Regione ma anche a trasformarla in un esempio dal punto di vista dell’innovazione e dello sviluppo.
Gli obiettivi dell’Agenda Digitale sono ambiziosi: entro il 2026, infatti, la Regione mira a colmare il gap digitale rendendo “abile” almeno il 70% della popolazione, ad aumentare almeno del 50% la quota di microimprese e PMI che si avvalgono di specialisti ICT e a portare la percentuale di popolazione che utilizza servizi pubblici digitali al 65% e coloro che utilizzano internet all’80%.
I fondi PNRR per spingere la digitalizzazione
La digitalizzazione dei servizi, sia privati che pubblici, è ormai un passo decisivo verso l’innovazione e lo sviluppo nei vari settori economici. Come dimostrano le esperienze delle realtà che per prime si sono mosse sul web, a partire dalle piattaforme di casino che hanno trasportato in rete gli svaghi più tradizionali come il blackjack con puntata secondaria 21+3 creando un nuovo modo di accedere all’intrattenimento, l’utilizzo dei sistemi digitali può essere determinante per raggiungere più efficacemente il pubblico, ma anche per garantire una maggiore qualità dei servizi offerti.
È per questo motivo che il PNRR ha previsto fondi ingenti proprio per promuovere e sostenere la transizione digitale, sia nella P.A. che nel settore privato, con un particolare focus su due settori chiave per l’intero Paese, ossia turismo e cultura.
Gli obiettivi stabiliti nel PNRR si riferiscono, tra le altre cose, alla diffusione della Banda Ultralarga e delle connessioni veloci, al rafforzamento delle competenze digitali nelle Pubbliche Amministrazioni e nel rilancio del turismo e dei settori culturali in un’ottica di sostenibilità e innovazione. Tutto si dovrà concretizzare rafforzando le infrastrutture digitali, ampliando l’offerta dei servizi ai cittadini e puntando sulla valorizzazione di siti storici e culturali e sulla riqualificazione ambientale, sempre con un occhio rivolto alla sicurezza e all’accessibilità.
Il lavoro su innovazione e digitalizzazione, così come previsto nel Piano, non può prescindere dalla sinergia tra Stato ed enti locali, chiamati a lavorare con impegno su specifici progetti. In questo senso l’Agenda Digitale della Regione Lazio rappresenta un documento ambizioso e ricco di proposte, che con il giusto sostegno economico potranno dare realmente una svolta sul territorio. Non resta che attendere la messa in atto di quanto riportato, con l’obiettivo di raggiungere entro il 2026 gli importanti traguardi prefissati e guardare al futuro con maggiore fiducia.
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