Formia / Polizia Locale e Servizi ai cittadini: la gestione rimarrà della dott.ssa Rosanna Picano

FORMIA – La dottoressa Rosanna Picano continuerà a gestire i settori della Polizia Locale e “Servizi ai cittadini” del Comune di Formia. I tempi? “Sino a nuova e diversa disposizione”, sino a tempo indeterminato insomma. Che resti inapplicata la tanto reclamizzata Rivoluzione Copernicana in tema di ridefinizione del nuovo assetto organizzativo del comune di Formia lo si evince da un decreto ferragostano, il numero 17, che il sindaco Gianluca Taddeo ha dovuto firmare congelando, di fatto, il contenuto di una delibera, la numero 135 che, approvata il 31 maggio, era stata pubblicata il 3 giugno scorso.

Per i non addetti ai lavori sosteneva poco e qualcosa di ostico ma per la politica rappresentava il principale atto con cui l’esecutivo Forza Italia –Fratelli intendeva rilanciare la funzionalità e la fruibilità dell’ente Comune. Il comando di Polizia municipale, dopo decenni, non sarebbe stato più un settore autonomo con un proprio budget di spesa ma veniva smembrato in due sezioni, Polizia amministrativa e Polizia stradale, per ricadere sotto la giurisdizione del terzo settore. E invece il sindaco Taddeo ha fatto sapere che lo “status quo” è più conveniente di qualsiasi cambiamento a fronte della riorganizzazione degli uffici e dei servizi e, dopo l’approvazione del bilancio previsionale 2022, dell’attribuzione del Peg, i piani esecutivi di gestione.

Tutto rimane come prima….e almeno per i prossimi mesi. Il Sindaco di Formia in effetti ha deciso di confermare il contenuto il decreto numero 12 del 5 aprile scorso con cui attribuiva gli incarichi di direzione delle strutture dirigenziali dell’ente. E, più precisamene, gli Affari legali ed amnministrativi al dirigente dell’avvocatura interna Domenico Di Russo; lo “sviluppo economico, gli affari generali, personale e transizione digitale” alla dottoressa Tiziana Livornese; il settore Lavori Pubblici al neo dirigente fiduciario Giuseppe Caramanica; la ripartizione economico-finanziaria ed entrate” al dottor Daniele Rossi e, appunto, la “Polizia locale e servizi ai cittadini” alla comandante Rosanna Picano.

Perché questo stop della Giunta a privare della dottoressa Picano il comando della Polizia Locale? Le ragioni sono essenzialmente due: il presunto mancato accordo politico all’interno della maggioranza di centro destra per attuare, appunto, questa coraggiosa rivoluzione gestionale o, più semplicemente, il timore, fondato, di affrontare un contenzioso, legale e giudiziario, che avrebbe esposto il Comune, in caso di soccombenza, ad un maxi risarcimento economico. La dottoressa Picano le sue carte, in effetti, le aveva scoperte agli inizi di giugno: formalizzando una richiesta di accesso agli atti (relativamente alla delibera di Giunta numero 135), aveva chiesto ed ottenuto l’intervento della segreteria provinciale della Funzione Pubblica della Uil sostenendo che il suo sfratto dai vertici della Polizia Locale avrebbe provocato un autentico terremoto semplicemente perché questo servizio lo svolge da anni dopo aver regolarmente vinto un concorso ad hoc.

La Giunta dopo la delibera 135 ha peccato di coraggio ed il contenuto del decreto numero 17 del sindaco Taddeo lo evidenzia completamente. L’esecutivo si è fermato dopo aver annunciato nella delibera sulla riorganizzazione degli uffici e dei servizi che l’avvocato Domenico Di Russo in futuro avrebbe guidato la Polizia Locale oltre che la Cu, l’ufficio Contratti, Affari legali, il Suap, le attività Produttive e Commercio. La dottoressa Picano avrebbe correttamente continuato a svolgere un ruolo apicale ma alla testa del secondo settore a cui la Giunta nelle3 sue previsioni attribuiva le Risorse umane, i servizi sociali, quelli culturali, la Pubblica Istruzione, il turismo e finanche…l’agricoltura.

In effetti la riorganizzazione degli uffici e dei servizi aveva conosciuto una gestazione dolorosissima: la delibera di Giunta di riferimento era stata sospesa il 25 marzo scorso dopo il tardivo intervento della segretaria comunale Marina Saccoccia “per addivenire ad una dettagliata enucleazione e specificazione dei servizi e degli uffici all’interno dei settori anche in considerazione dell’imminente ed ineludibile approvazione del piano esecutivo di gestione”. La Giunta Taddeo temeva che l’atto deliberativo sarebbe stato impugnato dalla dottoressa Picano che, nello specifico, avrebbe potuto perseguire l’opzione del Tar o del giudice del lavoro del Tribunale di Cassino contestando l’efficacia del nuovo decreto di nomina che neppure nel periodo fertile del ferragosto non è arrivato e – dicono in molti – non arriverà per i prossimi mesi…nonostante i Peg 2022-2024 siano stati attribuiti e la delibera numero 135 del 31 maggio prevedesse dell’altro.

Era finalizzata a consentire la rotazione delle funzioni dirigenziali in attuazione di quanto previsto nel vigente piano triennale anti corruzione. La stessa delibera 135 offriva altri elementi di discussione: la Giunta Taddeo è pronta ad revocare la delibera con cui in passato la Polizia locale del comune di Formia veniva considerato a tutti gli effetti un corpo con le competenze tipiche della Polizia giudiziaria di controllo sul territorio? L’esecutivo di centro destra sarebbe orientato a smantellare l’avvocatura comunale per trasformarla in Affari Legali? Iniziative, entrambe, legittime, ma con non poche incognite.

La possibile nomina dell’avvocato Di Russo a guidare la Polizia locale e… la stressa avvocatura non avrebbe risolto possibili problemi di incompatibilità o conflitti di interesse in sede di adozione di ordinanze in materia di polizia locale, commercio e Suap. Si tratta di un labirinto, un rompicapo a capo del quale c’è un problema tutt’altro che risolto: il comune di Formia non è dotato di un nuovo Niv, il Nucleo Interno di Valutazione dei dirigenti. L’ultimo era scaduto e non è stato prorogato. Anche la confusione è una strategia…

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