TERRACINA – A tutela della salute pubblica e della pubblica incolumità. E’ questa la motivazione che si legge nell’ordinanza del Commissario Prefettizio Cappetta, guida del comune di Terracina, che nella giornata di lunedì ha vietato la balneazione di un tratto di costa della sua città, a seguito degli esiti delle analisi dell’Arpa Lazio. Il tutto perché gli esiti dei campionamenti hanno visto il superamento dei limiti consentiti per l’escherichia coli e gli enterococchi intestinali.
Il tratto vietato è quello che si estende per 500 metri a destra del fiume Portatore. L’Arpa parla di una pesante forma di inquinamento fecale. Un divieto che va ad aggiungersi a quello già vigente per il tratto antistante la spiaggetta che si trova di fronte ad Agostino a mare, oltre a quelli relativi alla foce del Portatore a Porto Badino e al canale di navigazione del porto di Terracina. Nei campionamenti di Arpa, risalenti al 24 agosto, le acque di Terracina risultano essere eccellenti in quattro punti di prelievo, buone in un punto e sufficienti in due. Ora resta da capire quale sia la fonte dell’inquinamento che ha portato a questi dati e quindi all’emissione del divieto di balneazione. Il tutto in un comune che anche quest’anno aveva ottenuto la bandiera blu per la qualità delle sue acque e dei servizi destinati ai turisti.