TERRACINA – Tra qualche ora il quadro sarà – o dovrebbe essere – più chiaro. Intanto però la notte, la prossima, di Giovanna Miele e Paolo Pulciani si preannuncia molto lunga. La prima, consigliera comunale della Lega a Latina, e candidata ed eletta (nella seconda posizione) nella quota proporzionale della Camera nella circoscrizione Lazio 2, potrebbe vedersi soffiare il posto dal ciociaro ed ex vice sindaco del comune di Pofi Paolo Pulciani, terzo nella lista proporzionale di Lazio 2 per conto di Fratelli d’Italia. Il tutto ruoterebbe ad un presunto errore di trascrizione di 222 voti, assegnati nella sezione numero 38 nella frazione di Borgo Hermada a Terracina alla lista di Forza Italia e non a quella di Fratelli d’Italia.
Quei voti non cambiano la situazione, ma potrebbero modificare la percentuale, tanto da andare ad innescare una diversa ripartizione dei cosiddetti resti. Se così fosse verrebbe meno il seggio alla Lega, e dunque, alla dottoressa Miele, arrivato anch’esso con i resti, e si sposterebbe su Pulciani. Ma cosa sarebbe successo? Di questo errore meramente materiale se ne sarebbe accorto, al termine delle fasi dello scrutinio, l’ex vice sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi.Ha segnalato l’inconveniente al comune terracinese che, a sua volta, ha allertato la Prefettura di Latina. Mercoledì mattina a chiarire l’intera e controversa vicenda potrebbe essere direttamente il Ministero.
Un analogo problema si è creato lunedì mattina a Gaeta ma la situazione è rientrata nel giro di poche ore con una rettifica da parte del comune. All‘ex sindaco Cosimino Mitrano, candidato in terza posizione nella lista di Forza Italia per la quota di proporzionale della Camera, non erano stati assegnati complessivamente oltre 300 voti nelle 20 sezioni elettorali del comune. Ne ha aveva tratto beneficio la lista della Lega riportando un inspiegabile 6,09%. E invece, dopo la veloce e doverosa correzione da parte del comune di Gaeta, Forza Italia è risultato il primo partito in città con 2493 voti (pari al 29,88%) davanti a Fratelli d’Italia (1394, pari al 16,71%) e al Pd (1283 voti, 15,38%) e, contestualmente, alla Lega sono state assegnate 306 preferenze pari al 3,67%.