LATINA – Il conto alla rovescia è terminato: Damiano Coletta non è più sindaco di Latina. Ha preso atto nel corso di una lunga diretta facebook che, nonostante la sua decisione di non dimettersi (“Vado via con la coscienza a posto e le mani pulite”), non può continuare a restare al suo posto. Il sindaco cardiologo ha preso atto, “nonostante l’ottimo lavoro svolto dal 2016”, di non poter reggere l’urto proveniente dai consiglieri comunali dal centro destra di dimettersi in blocco. E così è stato presso un notaio del centro cittadino. Coletta ha deciso di affrontare, tra gli applausi e qualche “buu” del pubblico, il consiglio comunale nella riunione di insediamento dopo l’esito delle elezioni amministrative bis del 4 settembre che avevano ancora regalato la maggioranza numerica al centro destra nonostante la riabilitazione dello stesso sindaco. Coletta, visibilmente emozionato, ha affrontato l’aula ma, dopo la convalida dei nuovi eletti, c’è stata una lunga interruzione.
I consiglieri di centro destra si sono prima riuniti in un appartamento nei pressi del circolo cittadino per poi scendere e dirigersi presso uno studio dove si sono dimessi 20 consiglieri (compresa Annalisa Muzio di Fare Latina) su 33. In effetti è stato questo l’epilogo di una querelle che aveva conosciuto un penultimo atto in mattina. I dirigenti e, soprattutto, i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Latina nel Cuore e Udc avevano deciso, appunto, di dimettersi anche loro “per voltare finalmente pagina rispetto all’amministrazione Coletta”.
“Nell’ultimo anno si è dimostrato che la cosiddetta ‘anatra zoppa’, ossia un sindaco che non ha la maggioranza in consiglio comunale, né tanto meno la fiducia dei suoi concittadini, non è in grado di garantire alla città un’amministrazione che faccia fronte ai tanti problemi del nostro territorio e che sia in grado di pianificare lo sviluppo e il futuro di Latina”.
“Il nostro – aveva spiegato all’unisono il centro destra di Latina – è un gesto di responsabilità e un atto di amore nei confronti di Latina. Chiudendo questa fallimentare esperienza amministrativa saremo presto in grado di assicurare a Latina un’amministrazione in grado di risolvere i problemi dei cittadini, dare risposte a famiglie e imprese e lavorare finalmente per un futuro di sviluppo e crescita del nostro meraviglioso territorio”.