Itri / Turbata libertà del procedimento amministrativo, richiesto rinvio a giudizio per diversi dirigenti

ITRI – Turbata libertà del procedimento amministrativo. Al comune di Itri per cinque anni, dal 2014 al febbraio 2019, la libera concorrenza nella gestione degli appalti pubblici non mai esistita. La gestione della cosa pubblica è stata svolta da un solo soggetto imprenditoriale, la cooperativa “Arteinsieme”, che faceva praticamente tutto per conto dell’amministrazione che le affidava direttamente gli incarichi senza alcuna licitazione pubblica…Questo spaccato di malamministrazione vivrà il suo clou il prossimo 22 dicembre quando il Gup del Tribunale di Cassino Salvatore Lo Mastro dovrà decidere se accogliere o meno la richiesta di rinvio a giudizio del sostituto procuratore Alfredo Mattei.

L’ultima udienza è stata decisamente pesante in relazione all’ipotesi accusatoria formulata dalla Procura che ha condiviso le risultanze investigative del gruppo di Formia della Guardia di Finanza: il comune di Itri ha “dimenticato” per un quinquennio appaltare la gran parte dei servizi pubblici erogati dall’ente. Per questo motivo pende davanti il Gup Lo Mastro una richiesta della Procura secondo la quale devono affrontare un processo la storica presidente della cooperativa “Arteinsieme”, Patrizia Marciano, ma anche diversi e significativi dirigenti che si sono alternati nel palazzo municipale di Itri. I nomi sono noti alle cronache amministrative della provincia di Latina. Secondo la Procura hanno tutti commesso lo stesso reato – turbata libertà del procedimento amministrativo – se guidassero questo o quel settore del Comune sempre e solo nell’esclusivo interesse economico-imprenditoriale della coop “Arteinsieme”.

Il loro modus agendi, in considerazione di una presunta procedura d’urgenza, era quello di affidare direttamente servizi come la pulizia e spazzamento di Itri, di manutenzione e pulizia degli immobili urbani del cimitero; di assistenza e trasporto dei disabili e di assistenza specialistica degli alunni disabili; di custodia e mantenimento ad vita dei cani randagi, di gestione della mensa ma anche di custodia e pulizia delle strutture sportive e, soprattutto, di accoglienza e protezione a favore dei cittadini richiedenti asilo politico e per gli stessi rifugiati. Secondo la Procura la procedura per l’assegnazione di questi servizi veniva decisa a tavolino e favorirla nel corso del tempo sono state le segretarie generali del comune di Itri Cinzia Iacuele e Massima De Filippis anche quando guidavano i settori “Affari generali”, la Polizia Locale, i servizi sociali, l’ufficio Pubblica istruzione e, ancora, i servizi cultura, biblioteca, musei e sport. E non è finita.

Rischiano il processo anche l’ex responsabile del servizio pubblica Istruzione Rita La Rocca e l’ex dirigente Vincenzo Saccocccio – per le determine firmate quand’era responsabile del settore Ambiente ed ecologia – relativamente all’affidamento del servizio di spazzamento delle strade, piazze ed altri spazi pubblici di Itri e l’attuale dirigente dell’Amministrazione provinciale di Latina e del Comune di Gaeta Massimo Monacelli. Quand’era responsabile del settore Lavori Pubblici del comune con almeno sette determine – stile spezzatino nel 2014 incaricò la cooperativa “Arteinsieme” per provvedere al servizio di manutenzione delle strade comunali, all’esecuzione di “piccoli interventi manutentivi” e alla pulizia di immobili del comune e del cimitero via Appia.

Naturalmente le indagini della Procura hanno passato al setaccio un’infinità di determine dirigenziali assunte dal 15 gennaio 2014 al 6 febbraio 2019. Lo stesso Pm ha utilizzato la calcolatrice per quantificare il presunto danno erariale che, subito dal comune di Itri, aveva l’obiettivo di favorire la stessa coop della signora Marciano. Le sono stati liquidati 549mila euro nel 2014, 551mila euro nel 2015, 582mila nel 2016. Questi importi sono andati decrescendo nel 2017 e l’anno successivo quando la somma delle determine approvate – sempre secondo i dati della Procura dopo gli accertamenti delle Fiamme Gialle – ha permesso alla cooperativa “Arteinsieme” di avere bonificati rispettivamente 284 e 262 mila euro.

Quella in corso davanti il Gup Lo Mastro è un’udienza preliminare delicatissima per la quale ha annunciato una strenua battaglia, prima della sentenza di dicembre, i componenti del collegio difensivo composto dagli avvocati Silvio Conte (assiste la signora Marciano), Luigi Panella, Massimo Signore, Daniela Mengoni e Gaetano Netani.

Gestione cookie